La tua luce

Promettimi di vivere
Per quanto sia possibile
Adesso come il giorno
In cui sei venuto al mondo
Forse uno come tanti
Un giorno in mezzo agli altri, ma
Da te tutti i ricordi
Si sono fatti forti

Non tutti sono impavidi
Non tutti sono deboli
Col tempo e con gli sguardi
Spendiamo i nostri alibi

Promettimi di aggiungere
All'inimmaginabile
La parte che nasconderai
Finché non sarai grande
Avrai mani da stringere
E alcune da lasciare
Dei treni da non perdere
E alcuni da aspettare

Promettimi di credere
A volte all'impossibile
Infrangere le regole
Passare qualche limite
Rincorrere le nuvole
Strappare alcune pagine
Dal libro dei segreti
Che non vorrai svelare

Non tutti sono liberi
Non tutti sono unici
Rispetta quelle immagini
Che sembrano più fragili

Promettimi di vivere
Per come sarai abile
E se non sarai pronto
Mi troverai tuo complice
Rispecchiati negli occhi
Di chi saprà riflettere
Alcuni dei tuoi sogni
E non le tue paure

Non tutto sarà semplice
Non tutto sarà facile
Promettimi di vivere
Dai voce alla tua luce

Penelope

Scivola sinuosa sulla carta la matita
Tra dita a volte timide nell'indicar la strada
Un tratto di sincerità disegna la sua gioia
La cortesia di esprimersi, la sua libertà

L'ho vista nuda muoversi tra nuvole di seta
Gomitoli d'idee dai toni verdi come giada
Chilometri di musica che ingannano la noia
Indecisioni cosmiche su quello che accadrà

Penelope cancella i suoi disegni del passato
Ogni mattina inizia il suo progetto del presente
Addosso una coperta di dipinti da finire
Da dietro un cavalletto e la sua tela trasparente

Lì, dentro al suo tempo
Come farà a non sentire
Questo forte vento
Che corre quando sei fermo
Che non ha colore né volto
Che gira al contrario del mondo

Nel sogno danza ancora dentro al fiume di suo padre
Che la proteggerà da chi la brama senza cuore
Tramuterà in alloro la sua nuova dimensione
Nasconderà il suo corpo e tutte quelle sue paure

L'ho vista nuda chiedersi da dove cominciare
Con dita ancora sporche di acquerello e di vernice
Pennelli tra i capelli ed occhi pronti a illuminare
Il quadro che già vede dentro ad ogni sua cornice

Penelope si chiude nell'attesa dell'eroe
Non cede nulla a chi sta fuori e bussa alle sue porte
Si stringe ancora addosso una coperta da finire
Non chiede nulla in cambio a chi colpisce la sua arte

Lì, sempre a suo tempo
Un impeto, un soffio più intenso
Questo forte vento
Che corre quando sei fermo
Che non ha colore né volto
Che gira al contrario del mondo

Penelope ha sognato un'altra volta il pensatore
Alzarsi ed inseguire ancora Dafne verso il fiume
Sarà che sta ridendo, sarà che sta sognando
Ma questa volta non si muterà

Gli dei, quando fa buio, si sentono più soli

Arriva puntualissima la fine di ogni giorno
Riponi le tue maschere, risali dal tuo inferno
Addosso tanti lividi che non credevi veri
Gli dei, quando fa buio, si sentono più soli

Pareti tanto alte da non scorgerne la fine
Ti sembra ormai infrangibile anche il vetro più sottile
Che ti reclude dentro alla tua cupola prigione
Che rende la tua voce difficile ad uscire
Per te, per pochi eletti destinati ad ascoltare
Ad esserci per tutti, già scontato il tuo dovere
Di prendere quel male che hai sentito raccontare
Mandarlo giù d'un fiato e dopo fingere piacere

Distanti dagli sguardi e dalle luci più brillanti
Gli eletti si distruggono salvando gli innocenti
Passando ogni minuto a regolarsi nei pensieri
Gli dei, quando fa buio, si sentono più soli

Da dove nasce e cresce l'incredibile dolore
Di tutte le persone che si straziano a provare
A vivere nel modo più difficile da dire
A chiedere perdono per peccati da punire
Così tornare piccoli e fidarsi di chiunque
Ricredere alle favole e alle storie fuorilegge
Dipingere futuri su lenzuola appena stese
Trovare mani pronte a carezzare le tue scuse

Feroce come un'onda che travolge grattacieli
La verità ricade su chi teme di fallire ed ogni
Istante che respiri ti ricordi ciò che eri
Gli dei, quando fa buio, si sentono più soli

Arriva puntualissima la fine di ogni giorno
Riponi le tue maschere, risali dal tuo inferno
Addosso tanti lividi che non credevi veri
Gli dei, quando fa buio, si sentono più soli

Restless

You can try to run with me
With your legs
With your steps
Find the way to follow me
Day by day
Maybe it'll rain

I don't wanna decide
I don't want my suicide
I just wanna live my life
Then I'll give my mind
Then I'll keep my style
I will never be on time

Know you neighborhood
Be the best you
Save the rest of you
Don't give up
Feed your gap
Hope you know where is your map

When your sparks became so bad
You were looking up for me
Take a breath and texted to me
I can fired up your big halo
I'm contagious
I'm so courious

And now
I feel a little bit restless
I have to catch my princess
You
You are the rythm of my whistle
You're the queen of my castle

I can't fixed up all my troubles
But I think there are no reasons
To keep in order my confusion
Rolling deeply
Make me madly
Fall in love with you

I'll finding words that I'll could singing
Take a beat and don't forget it
Dance for me what you can feeling
Skip the next page of my book
Take a choice like I had took
Be my pretty eyes that I look

And now
I feel a little bit restless
I have to catch my princess
You
You are the rythm of my whistle
You're the queen of my castle

Storie appese

Provi a scappare da quella struttura
Che hai tirato su dopo anni di vita
Ci pensa la gente a tenerti legato
A ciò che col tempo hai dimenticato

E tu che ora parli e non hai mai visto
La pioggia col sole, la neve ad agosto
Il mio sangue è additivo alla monotonia
La pelle racconta ogni verità sua

Sei tanto abituato alla puzza di vecchio
Non senti il profumo del nuovo imprevisto
Per ogni peccato c'è una conseguenza
Non tutti ne sanno capire l'essenza

Con le orecchie sempre tese
Per mercanti che sanno sentire
Sfere di cristallo accese
Per un futuro da vedere

L'anima flette e ripiega il suo intento
Foglie di palma sferzate dal vento
Pronte a cadere in qualsiasi momento
Pronte a volare oltre ogni commento

Non sai con che cosa 'sto cielo riempire
Quando dentro è già buio e non sai dove andare
E non vedi i tuoi occhi aperti o da aprire
Aspetti una luce, un riflesso, un rumore

Poi quel buio di Luna e di stelle si accende
Ora vedi dov'eri e la piega che prende
Il percorso da fare il mattino seguente
Tra i bastoni ed i ciottoli nella tua mente

Trova un po' di nuove scuse
Per non venire qui a sentire
Tutte le mie storie appese
Qualcosa ti farò vedere

Sono mani che tremano in un'aria pesante
Sono denti che stridono in acqua bollente
Sono occhi che asciugano quello che guardano
Labbra che mordono, ridono, fingono

Con le orecchie sempre tese
Per mercanti che sanno sentire
Sfere di cristallo accese
Per un futuro da vedere
Trova un po' di nuove scuse
Per non venire qui a sentire
Tutte le mie storie appese
Qualcosa ti farò vedere

Dedicato a me

Me lo dicono tutti, ma nessuno ci crede
Non so fare gli ascolti, non li voglio contare
Sembra tardi per molti continuare a imparare
Sembra strano per molti, ma non certo per me
Tra le cose passate, finite o sospese
Non ritrovo un pensiero più duro a morire
Cerco un po' di coraggio e ti faccio vedere
Come impiego quel tempo che dedico a me

Forse non saprò suonare
No, che non saprò suonare
Ma forse ti so far capire
Un po' di quello che ho da dire
[Tra le dita]
Adesso non ti emozionare
Adesso resta lì a sentire
Ascolta cosa avrò da offrire
E poi, se vuoi, starai a vedere
[Stupita]
Farò di nuovo il mio dovere
Nei sogni scriverò il mio stile
Stravolta ti farò ubriacare
Drogata dalla mia passione

Tanto vale finirla e non stare a investire
In progetti che costano e fanno passare
Troppo tempo sprecato a riscrivere rime
Nei minuti di niente, continuare a provare
Sto giocando su un legno più vecchio di me
Tanto duro da arrendersi solo alla fine
Tanto logoro come le cose più vere
Rovinate da dita sbadate e sudore

Forse non saprò suonare
No, che non saprò suonare
Ma forse ti so far capire
Un po' di quello che ho da dire
[Tra le dita]
Adesso non ti emozionare
Adesso resta lì a sentire
Ascolta cosa avrò da offrire
E poi, se vuoi, starai a vedere
[Stupita]
Farò di nuovo il mio dovere
Nei sogni scriverò il mio stile
Stravolta ti farò ubriacare
Drogata dalla mia passione

Ora ascolta la mia più sincera intenzione
Di provare ad esprimere un senso, un'idea
Di lasciarti provare una nuova emozione
Con le corde e una voce che non sembra mia
C'è chi crede che non ci sia niente da fare
Se hai passato la soglia del tempo più fine
Ma la musica sale e non posso fermare
Il bisogno del tempo che dedico a me

Forse non saprò suonare
No, che non saprò suonare
Ma forse ti so far capire
Un po' di quello che ho da dire
[Tra le dita]
Adesso non ti emozionare
Adesso resta lì a sentire
Ascolta cosa avrò da offrire
E poi, se vuoi, starai a vedere
[Stupita]
Farò di nuovo il mio dovere
Nei sogni scriverò il mio stile
Stravolta ti farò ubriacare
Drogata dalla mia passione

Sognare a metà

Sarebbe più facile se fosse già vero
Ogni sogno che fai, i dettagli che vuoi
Ma resta difficile, a volte impossibile
Cambiare le logiche con due note a margine
Dal buio degli occhi, racconti leggeri
Diventano sogni, compongono immagini
Tra tutti i ricordi non sapevi di avere
Le trame più magiche, la storia incredibile
E sei di ritorno, l'ennesimo viaggio
Da un altro ricordo già pronto a svanire
Se perdi la chiave di ogni tuo sogno
Tra chi ti sorride e vuol farti morire

Nel buio non brilla la dura realtà
Di ogni minuto passato a cercare
Il giusto motivo per vivere insieme
Un sogno comune e sognare a metà

Ti coglie la fine di ogni argomento
Non sai più parlare del più e del meno
I collegamenti degli odi in comune
La tua connessione sta già per cadere
Non badi alle pagine in fiamme da tempo
Che bruciano fuori e gelano dentro
Tra brividi e lacrime perdi la fede
La trovi in due occhi che sembrano limpidi
La vedi in quei pochi che sfilano accanto
Davanti a uno schermo che dice bugie
Per ogni programma il copione è lo stesso
L'invidia t'impone le sue gelosie

Ti esili da un mondo che non sa capire
Le cose che provi non sono emozioni
La musica riempie ogni vuoto che ha
La tua unica scelta, sognare a metà

Nel buio non brilla la dura realtà...
La musica riempie ogni vuoto che ha...

La tua unica scelta, sognare a metà

Il coraggio di non vivere

Tra le tante ti ricordo
Con quel trucco un po' pesante
Chissà quanto era importante
Dare poca confidenza
Nella stanza sempre offesa
Alzavi scudi attaccando per difesa

Il disastro che non regolo
Mentre in strada cerco amore
Da ogni prima che passa che incontro
Mani e labbra da baciare

Vedo molti volti vuoti
E tra quelli forse c'eri anche tu
Il coraggio di non vivere
Una vita già alla fine

Se mi cercate
Sono dove non mi avete mai trovato
Sono oltre quel confine
Che non avete mai attraversato
Sono oltre quella paura
Che non avete mai superato
Sono tra tutti gli errori
Che avete già dimenticato

Saprai trovare il momento per arrenderti
O per non mollare
Sbirciare da ogni serratura
O aprirla per entrare

Tra i tuoi pensieri e la Terra c'è un baratro
Forse volevi soltanto tornare
Unire con mani e piedi due mondi
Toccare forte quel che non sai sentire
Lasci il vuoto di lacrime incredule
Lasci amici che non sapevi di avere

Vedo molti volti vuoti
E tra quelli forse c'eri anche tu
Il coraggio di non vivere
Una vita già alla fine

Sere d'estate

Sono parole che non dici
Tutto quello che non scrivi
E poi quello che non credi di fare

Mostrami la tua vera anima
Quella che conosco
Ma che mi nascondi
Fammi vedere la parte bastarda
La tua faccia più brutta
E la vita scomposta

Le sere d'estate a guardare il tramonto
Le notti ubriache aspettando la luce del giorno

Sono parole che non dici
Tutto quello che non scrivi
Restiamo buoni amici a parole

Con il trucco sbavato
Il cuscino macchiato
Il pigiama sbiadito
Quelle cose da fare
Che non vuoi far vedere
I discorsi che ami cambiare

Le sere d'estate tra le foto al tramonto
Le notti ubriache che finiscono alla luce del giorno

Sono parole che non dici
Tutto quello che non scrivi
Tutto quello che non chiedi ridendo

Dimmi di quello che pensi
Ruvida, cruda e sincera
Pazza, sbagliata, ma vera
Rendimi quello che offro
Scoprimi il fianco sicuro
Fatti sentire davvero

Le sere d'estate e i pensieri al tramonto
Le notti ubriache a rubare la luce del giorno

Spiritual

Ombre bianche
Facce di pietra
Odore di zolfo e rose
Onde infrante
Mani di creta
Afferrano le tue cose

Sono sogni da dividere
O da realizzare
Quello che potrai raggiungere
Quando sai dove arrivare

Orme stanche
Piedi in catene
Schiocchi di frusta e luce
Rami e piante
Tra le tue pene
Troverai la tua pace

Il tuo sangue sempre in circolo
Come un fiume caldo sale
La sorgente di un oceano
Una goccia in mezzo al mare

Per te stesso o per qualcuno
Per te stesso e nessun altro
Non sentirti troppo piccolo
Non sentirti troppo in alto

E ne vuoi ancora mille
Altri mille e mille ancora
Non saprai mai dire basta
Alla vita che ti resta

Fiato e labbra
Trovi parole
Sotto il filo dell'acqua
Buchi e bolle
Cerca l'ossigeno
Falle venire a galla

Una vena blu riempie
L'equilibrio alle tue tempie
Le pupille si dilatano
I problemi si dissolvono

Stringi i denti per non gridare
E attorcigli una lingua liscia
Mentre affondi le unghie nei pugni
Per non uccidere il primo che incontri

È diverso il tuo pensiero
Da tutto quello che gli altri deducono
Ma tu taci e tieni il vomito
Tieni il fiato fino all'ultimo

Sai che quando hai bisogno
Tutti gli altri poi spariscono
Poi li scopri dietro l'angolo
Che ti spiano ridendo

14 Agosto 2018

La morte ha il rumore assordante
Di un ponte che cade
Di un fulmine che fonde il metallo
Di un corpo che arriva a terra tra gli altri
Da tutti quei metri che qualcuno conterà
Sotto litri di pioggia
Sotto cieli già colmi di anime
Tra fulmini e gocce
Di amara tristezza
Restano immagini
Di politici ed eroi
Starà a noi scegliere a chi credere
Starà ad altri capire chi aveva ragione
Il ricordo svanirà
La memoria non avrà seguito
Il cemento e l'acciaio
Copriranno la vergogna
Di persone semplici
Di parole comuni
Di chi ha visto la tragedia
Distante da poltrone di velluto
Lontano dai marmi e dagli sfarzi
Di chi indignato punterà il dito sul passato
Sul saper fare meglio
Meglio di chi ha avuto un po' di fortuna
Nel vivere un momento più sereno
Spezzata a metà
La mia anima rispecchia la città
Ferita nell'orgoglio
Dilaniata nella sua burbera voglia di solitudine
Non è più tempo di sapere
Cosa si poteva fare
È tempo di ringraziare il fato
Adesso ed ogni altro giorno
Ognuno c'è passato
E chissà dov'altro passeremo
Ogni centimetro di strada
Sarà un dono per il nostro futuro
Un futuro da ricostruire qui
Dove le macerie
Saranno terreno fertile
Per i nostri sogni

Le cose di cui son sicuro

Forse non sapevi quanto fosse una pazzia
Cadere tra le buche fonde e strette di trincea
Sembrava tanto innocua e irresistibile l'idea
Qualcosa si distrugge, ma qualcosa poi si crea

Tu
Dentro di me
Un tatuaggio nel cuore
Ogni canzone d'amore dice

Son sempre meno le cose di cui son sicuro
Il perdono non cambia il passato
Ma cambia di certo il futuro
E anche se gli anni e i rimpianti passati li vedo
Tra le braccia chi stringo sei solo tu
Tra le braccia chi stringo sei sempre tu

Forse avevi in mente un altro tipo di partita
Quando hai preso il treno per rincorrere le strada
Lungo questo viaggio condividi la tua vita
Mettiti alla prova e poi, vada come vada

Tu
Vicino a me
Ci mescoliamo nel letto
Baciami che passa tutto

Son sempre meno le cose di cui son sicuro
Il perdono non cambia il passato
Ma cambia di certo il futuro
E anche se gli anni e i rimpianti passati li vedo
Tra le braccia chi stringo sei solo tu
Tra le braccia chi stringo sei sempre tu

Tu
Accanto a me
Bastano poche parole
Basta rifare l'amore ancora

Son sempre meno le cose di cui son sicuro
Il perdono non cambia il passato
Ma cambia di certo il futuro
E anche se gli anni e i rimpianti passati li vedo
Tra le braccia chi stringo sei solo tu
Tra le braccia chi stringo sei sempre tu

Il mio primo plettro

Succede all'improvviso.
Una pennata prima suonavi benissimo, stretto tra due dita, agile, vibrante.
Una certezza; ormai scontato. Non facevi parte delle preoccupazioni, dei problemi, delle difficoltà di quel pezzo di vita.
Avevi i tuoi anni, la tua esperienza, eri nato per questo, avresti saputo fare le stesse cose con chiunque altro.
E chissà quante e quali corde avevi toccato, quanta musica avevi suonato e quante cose avevi sentito. Con paziente cortesia, passione, costanza.
Anche se immobile, inanimato, eri il contatto. Il punto di incontro di tutto. Dove l'anima incontra il corpo e il silenzio accetta il suono in una vibrazione calda senza pensare al risultato. Mai.
Avevi la tua identità, un'origine, ma non una sola direzione. Tanto che un gruppo di rom francesi, con la loro canzone spagnola, segnarono il tuo destino.
Succede all'improvviso.
La foga, l'impeto di un ritmo più caldo.
Ti spezzi. In quella pennata più forte, di troppo.
La musica non si ferma, il ritmo è padrone, anche a costo di consumare le dita.
Provi a offrire un altro angolo, un altro spigolo, un'altra faccia.
La musica ritorna, continua, ancora quel ritmo, ancora la foga.
Ti sbricioli. In quella pennata più forte, di troppo.
Forse indebolito dal danno di prima.
Forse era semplicemente arrivato il tuo momento. Il punto di rottura.
Il gran finale.
Ricordato come compagno di viaggio. Il primo, anche se già vecchio.
Conosciuto da tempo, ma mai toccato prima per bisogno.
Il primo, ma non l'ultimo. Unico per pochi aspetti. Amato come un compagno affettuoso. Quasi difficile da sostituire per riverenza.
Esploso in una splendida metafora, dando tutto, sotto un ritmo incalzante che, forse, ha avuto la meglio, ma non ti ha vinto e non ti ha visto cedere fino alla fine della canzone.

Siamo noi

Sveglia
Scrolli la testa e non trovi la voglia
Di continuare a frequentar la provincia
A fine mese la tua storia è la stessa
Basta
Provi a fuggire per l'ultima volta
Sperando almeno che sia quella giusta
La direzione da prendere è scelta

Siamo noi
Quelli più duri a morire
Quelli che noi sai capire
Quelli più duri a trovare
Se lo vuoi
Siamo noi
Quelli più duri a morire
Quelli su cui puoi contare
Quelli a tutto volume
Siamo noi

Questa
La condizione del più debole adesso
Sembra difficile percorrere il rischio
Terreno instabile per ogni tuo passo
Guarda
Non sembri fragile davanti allo specchio
Non sembra facile rimettere a posto
Tutte le regole che hai compromesso

Siamo noi
Quelli più duri a morire
Quelli abituati all'errore
In cerca di nuove paure
Se lo vuoi
Siamo noi
Quelli più duri a morire
Quelli che sperano insieme
Vivere nuove avventure
Siamo noi

Porta
Tutto il rispetto per chi ancora non molla
Per chi non cede e non vuol dargliela vinta
Puntando ancora sulla sua scommessa
Forza
Ogni secondo che hai perso non basta
A dare fondo alla tua nuova pazienza
Non potrai perdere la sola speranza

Siamo noi
Quelli più duri a morire
Quelli che noi sai capire
Quelli più duri a trovare
Se lo vuoi
Siamo noi
Quelli più duri a morire
Quelli su cui puoi contare
Quelli a tutto volume
Siamo noi, sì
Siamo noi
Quelli più duri a morire
Quelli abituati all'errore
In cerca di nuove paure
Se lo vuoi
Siamo noi
Quelli più duri a morire
Quelli che sperano insieme
Vivere nuove avventure
Siamo noi

Niente da vedere

Non c'è niente da vedere
Oltre le tue palpebre
Oltre ogni tuo limite
Sbavature alcoliche

Non sono proprio niente
Niente in confronto
A tutti i brutti rospi
Già digeriti dentro

E smettila di fingere
Di essere speciale
Che tanto poi alla fine
Non ci credi neanche tu

Quel "mi piace" che ti piace
L'esclusiva che pensavi di avere
Resti solo il penultimo fine
Nella lista che non puoi controllare

Mentre mimi felicità e orgoglio
Nel sorriso più piatto che dai
Dietro splendidi occhiali da sole
Nascondi l'invidia del buio che hai

Dove potresti fuggire
Dove venirti a cercare
Senza saper come uscire
Da quelle tele vuote e oscure

Non c'è niente da vedere
Oltre le tue scatole
Vecchi libri e polvere
Pagine ormai logore

Gialle e già sbiadite
Utili a far cenere
Utili ad accendere
Un fuoco non durevole

E smettila di fingere
Di essere il migliore
Che tanto poi alla fine
Non ci credi neanche tu

Quel programma che ti piace
Lo spettacolo che pensavi di offrire
Resta solo il penultimo fine
Nella lista che non puoi controllare

Mentre mimi felicità e orgoglio
Nel sorriso più piatto che dai
Dietro splendidi occhiali da sole
Nascondi l'invidia del buio che hai

Dove potresti fuggire
Dove venirti a cercare
Senza saper come uscire
Da quelle tele vuote e oscure

La parte migliore di me

Non arrivo da un altro pianeta
Non conosco una lingua diversa
Mi conosci da quanto ti ho vista
Già da quando ti ho dentro la testa

Ti sei accorta di me dopo tanto
Mi hai notato in un'ombra nel tempo
Tra milioni di luci d'argento
Tra miliardi di sogni nel fango

Ma se vuoi posso dirti chi sono
E descriverti quello che provo
Quando penso e mi dedico a te
Questa è la parte migliore di me

Quel messaggio che ti fa sorridere
Quel sorriso che non pensavi di avere
Quel pensiero che ti copre le spalle
Quella coperta mai corta per te

Quando pensi di avermi capito
Sai benissimo che non è vero
La certezza di ciò che ti dico
Il pensiero che viaggia contrario

Dove nasce ogni giorno la forza
Che ci lega in un unico abbraccio
Tra coriandoli di madreperla
Ci esibiamo nel nostro capriccio

Ma se vuoi posso dirti chi sono
E descriverti quello che provo
Quando penso e mi dedico a te
Questa è la parte migliore di me

Quel messaggio che ti fa sorridere
Quel sorriso che non pensavi di avere
Quel pensiero che ti copre le spalle
Quella coperta mai corta per te

Ma se vuoi posso dirti chi ero
E descriverti ciò che provavo
Quando pensavo a giocare con te
(Anche) Questa è la parte migliore di me

Quel messaggio che ti fa sorridere
Quel sorriso che non pensavi di avere
Quel pensiero che ti copre le spalle
Quella coperta mai corta per te

Quello che penso di noi

Due pianeti che si vedono
Ma che non si riconoscono
Come gocce in un oceano
Vanno avanti e non capiscono
Quanto grande potrà essere
L'attrazione di quell'orbita
Disegnata da due menti
Messa in pratica una volta

E quando canterai le mie parole
E suonerai le mie melodie
Se scrivo e tu suoni
Se parlo e tu canti
Non sembran veri gli applausi che senti

La finezza di quell'arte
Dita fragili e sicure
Se ci penserà la sorte
Quanto al largo si può andare
Verso palchi giganteschi
O sgabelli da osteria
Una voce segna il tempo
Una penna darà il via

E quando canterai le mie parole
E suonerai le mie melodie
Se scrivo e tu suoni
Se parlo e tu canti
Sono vicini gli applausi che senti

Allo splendido spettacolo
A qualcosa di mai visto
Un pensiero che non suona
Ha parole che non escono
Mentre ognuno ispira l'altro
Ma nessuno se ne accorge
Batte il tempo, gira il giorno
Con le note il Sole sorge

E quando canterai le mie parole
E suonerai le mie melodie
Se scrivo e tu suoni
Se parlo e tu canti
Son tutti veri gli applausi che senti

La solitudine di stare con me

Forse siamo sulla stessa barca
Ma qualcuno si sente più solo
Sarà sempre qualcosa che manca
A permetterci di andare lontano

C'è chi porta una cima e una vela
Chi un'ancora ed una catena
Chi ha le mani segnate a remare
Chi vuol perdersi e prendersi il sole

Sono l'ultimo scoglio sott'acqua
Quello che non conosci ma c'è
Finché l'ultima nave in passaggio
Andrà a fondo parlando di me

Mentre le altre passan distante
Perché sanno tracciare il confine
Tra la loro corazza di ferro
E la roccia che può e sa scalfire

E quel mostro che a volte ritorna
Quando chiudo un attimo gli occhi
Nere e plumbee nubi in tempesta
Cieli colmi che sfiorano terra

La mia anima vibra nel vento
Una bandiera salda al suo palo
Segna dove ora sono e dov'ero
Anche in giorni in cui il sole è più chiaro

L'orizzonte non è un vero limite
Ma speranza e opportunità
In compagnia della mia solitudine
La certezza dell'umanità

Sentitevi belle

Sentitevi belle, quando vi chiedete se siete abbastanza.
Sentitevi belle, quando un uomo piangerà sulle vostre ginocchia.
Sentitevi belle, quando davanti allo specchio vi verrà voglia di piangere. O forse vorrete ridere, perché vi sentirete belle.
Sentitevi belle, quando qualcuno vi penserà all'una di notte.
Sentitevi belle quando lo saprete.
Sentitevi belle, quando non saprete come arrivare a fine mese, quando fisserete il soffitto senza dormire, quando desidererete l'amore.
Sentitevi belle, quando un uomo punterà i suoi occhi su di voi. Sentitevi belle quando distoglierà lo sguardo imbarazzato.
Sentitevi belle, quando non sarete la risposta, ma la domanda.
Sentitevi belle, quando sarete in quei giorni lì. Quando non vorrete nessuno vicino, ma vorrete molti a cercarvi.
Sentitevi belle, quando avrete qualcosa da dire. E se non andrà bene, meglio così.
Sentitevi belle, quando vi aspetterà sotto casa, quando vi tirerà il pacco con qualche scusa.
Sentitevi belle in ogni istante della vostra esistenza.
Perché siete belle, siete nate così. E solo la vostra ambizione può frenarvi.
Sentitevi belle, brillate per ciò che siete nate.
Sentitevi belle, perché siete belle.

Non aver più paura

Non aver più paura di essere uno tra tanti
Quando non ci sarà più nessuno a far la differenza
Non ci dev'essere per forza qualcosa di unico
Non è tutta magia quel che non sai capire

Non aver più paura di un accordo minore
Quando la tua musica vorrà avere stile
Osa su ogni bemolle
Divertiti su quel tono grave

Fidati di quello che senti
E poco di quelli che vedono
Quelli che parlano e dicono
Quelli che sanno e ripetono

Non aver più paura dell'acqua alta
Goditi il momento in cui staccherai i piedi dal fondo
Quello che hai toccato per troppo tempo
Quello che ti faceva male alla pelle

Non aver paura di piangere e ballare
Quando ti sentirai di farlo
Non importa se ridere o soffrire
Usa le emozioni come ti pare

Fidati di te solo e soltanto
Perché alla fine nessuno al mondo
Sa cosa è meglio per te
Sa cosa è giusto farti provare

Non aver più paura del buio
Quando spegneranno le luci
Vedrai benissimo dove sarai
Saprai davvero dove trovarti

Non aver più paura dei cambi di stagione
Quando a maggio pioverà
Anche con le nuvole c'è il Sole
Basta stare sotto la stessa Luna

Fidati delle intuizioni
Di quello che ti fa decidere
Veloce come fosse facile
Sapere quanto e cosa investire

Non aver più paura dei pensieri
Quando la musica avrà il suo volume
Qualche decibel di follia
Tanti battiti in ogni minuto

Non aver più paura delle domande
Quando nessuno saprà le risposte
Nessuna certezza a cui credere
O speranza dura a morire

Fidati del primo che passa
Di chi ti promette l'America
Di chi ti fa ridere e piangere
Di chi ti fa vivere felice

Rosso flamenco

Tra mille sfumature, luci ed ombre da aggiustare
Tu resti un punto fermo, la mia regola migliore
Al suono di chitarre, calci e battiti di mani
Regali ai miei pensieri le vertigini che ignori

È un letale tormento
Il tuo rosso flamenco
Con quei colpi di tacco
Batti chiaro il tuo tempo

Più ti voglio e ti guardo
Più mi sto ritrovando
Dentro questo bisogno
Del tuo ritmo già caldo

A perdere il controllo o nel commettere uno sbaglio
Non so che cosa scegliere, che cosa so far meglio
Come la gonna dondola al ritmo dei tuoi passi
I miei pensieri tremano all'idea di esser sveglio

Nella testa un frammento
Del tuo rosso flamenco
Del tuo splendido ballo
Che mi perde nel tempo

Ossessione di giorno
Notte persa nel limbo
Di una donna e il suo sguardo
Sopra a un palco di legno

La musica si ferma e resti in posa col fiatone
La rosa tra i capelli non è pronta per morire
I piedi ancora caldi si distendono al piacere
Distingui tra gli applausi la mia splendida versione

Seguo quel filamento
Nel tuo rosso flamenco
La passione e il lamento
Di restare al tuo fianco

Con la mente rimango
Nel tuo dolce momento
Quel vestito va tolto
Il tuo rosso flamenco

Black-out

Credo nel black-out
Nel momento in cui la mente non sa più chi sei
Cosa stai facendo, cosa dovresti fare
Ma sai perfettamente cosa vuoi.

E lo fai.
Lì, in quel momento
E non dopo.

Assopito, quasi estraniato dal mondo
Ma cosciente.

Il tempo gira e tu non lo conti
O almeno non credi di farlo.
Finché ti accorgi di fremere
Perché arrivi al più presto quel momento
O di desiderare che quell'istante non finisca mai.

Il tempo gira sempre
Il mondo si comporta allo stesso modo.
Entrambi sono e restano impalpabili
E in quel buio, in quel momento
Anche se riesci a vedere benissimo
Non sai afferrarli
Non sai modellarli.
Quasi annoiato dal loro solito muoversi
Preciso, costante, prevedibile, inesorabile.

Non ci sono ombre nel black-out
Ma ci sei tu
E tutto quello che c'hai tirato dentro.
O forse ti ci sei trovato.

Tu, senza quelle regole che sono rimaste fuori
Precisamente a disagio
Ma al tuo posto
Dove vuoi essere.
E quando tornerà la luce sarà diverso
Sarai diverso
Ma sempre tu
E i tuoi black-out
La tua esperienza
La tua valigia di emozioni, sbagli e avventure
Da condividere con chi vuoi
O tenere chiuse
Per sempre
Dietro a un sorriso furbo e ribelle
Un ricordo di ciò che è stato
Di cosa sei oltre quella faccia
Che hai indossato tutto il tempo.

Una lacrima triste o di gioia
Sotto a un volto sempre uguale e perfetto.

Dov'ero io

Dov'ero io quando piangevi di notte?
Quando singhiozzavi da sola
Oltre la porta del bagno socchiusa
O mentre cercavi i difetti al vestito
Di spalle a uno specchio mai vero.
Quando avevi paura di domani
Di cosa sarebbe successo
Di cosa sarebbe cambiato
Se ce l'avresti fatta davvero
Se avevi bisogno d'aiuto.

Quando volevi andartene per sempre
Ma forse solo per un po'.
Nel momento in cui la scelta
Non era tra giusto o sbagliato
Tra meglio e peggio.
Dove l'unica cosa importante
Era togliere il groviglio nel cuore.
Nessuna reazione più umana.
Resta il tempo e il suo lento passare
Capace di risolvere tutto.

Dov'ero io quando ridevi felice?
Quando tra tutta la gente eri allegra
E niente piegava il sorriso
Di chi sceglie di vivere al meglio.
Quando gli sguardi sinceri e diretti
Ti facevano arrossire e scaldare
Al tepore di attese soddisfazioni
Combattute con grande fatica.
Solo quando attraversi i traguardi
Sai di avercela messa tutta.

Quando ti arrendevi al sudore
Confidando nella comprensione.
Dove il viaggio regalava esperienza
Novità e ricordi di foto mai sbiadite
Come parole scolpite nella roccia
Al riparo da vento e intemperie.
Ai ricordi si aggiunge il futuro
Consapevole di ciò che è certezza
Di tutto ciò che c'è e non passa
Franco a terra come un faro impavido.

Dov'ero io e dove sono adesso?
Dietro gli occhi che guardi riflessi
Tra le dita che passi tra i capelli
Nei palmi che ti accarezzano
E ti stringono sicuri in un giro di valzer.
Nelle labbra che baciano e mordono.
Nei pensieri che danno ristoro
Che non portano odio e rancore.
Nei silenzi che fanno decidere
Quali strade crediamo sicure.

Quando tutto è passato e possibile
Non esiste un'idea incomprensibile
Non c'è niente di oscuro e sospeso
Sono qui che ti aspetto di nuovo.
Tra il bisogno di averti serena
E sentirti davvero più bella
Desiderio di giochi privati
Sogno vero di giorni vissuti.
Dov'ero io e dove sono adesso?
Io lo so già e anche tu, ne son certo.

Nella città che non dorme

Lascia stare il rossetto, la borsa e quel trucco
Che ti voglio portare a ballare davvero
Fuori il mondo è già sveglio e ci aspetta nel buio
Tra lampioni che illuminano gonne di nero
Non c'è tempo per chiedermi quanto staremo
Tra le strade e i locali a parlar di qualcuno
Per poi perderci dietro a bicchieri di vino
E trovarci abbracciati alla fine del molo

E anche stasera esci di casa
Non dirmi no, non trovare una scusa
Per ritrovar la strada segui le orme
Non perderti nella città che non dorme

Non tenere nascosto il tuo lato imperfetto
Non far finta di niente, che tanto ho già visto
Che ridevi da sola davanti allo specchio
Pregustando il sapore di ciò che hai previsto
Con il tacco mi spingerai nudo sul letto
Mi travolgerai con le tue labbra sul collo
Con la testa poggiata al cuore dentro il mio petto
Non ti scorderai di quanto sia stato bello

E anche stasera fuori di casa
Lungo la notte sarai la mia sposa
Voglio guardare il tuo corpo e le forme
Muoversi nella città che non dorme

Etilico

Questo tipo di equilibrio non riesce mai a cadere
Vedo il mondo un po' distorto attraverso il mio bicchiere
Tutto il male sembra bene e tutto il bene mi fa ridere
Non riesco a ragionare in una bolla infrangibile

Ho
La sensazione di aver già vissuto
Questo momento
E tu
Non puoi capire quanto mi diverto
A vederti sconvolto

Questo spirito di vino
È la mia pace
Che poi si traduce
In un sogno un po' etilico
Che proprio mi piace
Che un po' ti seduce

Tutto più caleidoscopico
Perdo la voce
Ululando alla luce
In un sogno un po' etilico
Che proprio mi piace
Che un po' ti seduce

Gesti lenti e sempre ampi con immagini confuse
La mia lingua lega strette le parole più costose
Sbiascicando frasi a stento cerco di farti capire
Quanto è vero il mio momento, quanto ho da raccontare

Qui
È il luogo dove scappo e mi nascondo
Quando mi vergogno
Qui
È il luogo dove brindo e sono contento
E pago il mio conto

Questo spirito di vino
È la mia pace
Che poi si traduce
In un sogno un po' etilico
Che proprio mi piace
Che un po' ti seduce

Tutto più caleidoscopico
Perdo la voce
Ululando alla luce
In un sogno un po' etilico
Che proprio mi piace
Che un po' ti seduce

La tua dimensione

Dove credevi di andare
Mentre con quella faccia da schiaffi ridevi
E ti prendevi il potere
Di chi pensa di essere il solo ad avere
Il diritto di usare
Tutti i giochi del mondo soltanto per farlo
Per vedermi soffrire
Per convincerti poi che ho paura di te
E della tua dimensione

Resta lì
Tra un po' di fumo e qualche serata in estasi
Tu e lei
La dimensione di quello che io non sarò mai
Goditi
Qualche minuto di gloria con gli amici ipocriti
Tu e i tuoi guai
Potete star lontani da ciò che vomiterei

Come potevi sognare
Un'avventura incantata lontana dai luoghi
Che non vuoi abbandonare
Tutte quelle abitudini tediano il tempo
E fanno presto a stancare
Quelli che non ricordano quanto era assurdo
Stare con te...
E adesso sembra strano ma...
Non hai una dimensione

Sempre lì
Con i tuoi sballi insieme a tipi loschi che
Hanno guai
Molto più grandi di quel poco che sopporterei
Spostati
Dalla mia vita e dalla vista di quei pochi idioti
Non lo sai
Di cosa pensi in fondo non me n'è fregato mai

Muoviti
Ogni motivo nasconde una scusa dietro una bugia
Come stai
Quando ti guardi in faccia a un vetro che distruggerei
Usali
Tutti questi anni a costruire cose inutili
Tu e lei
La tua dimensione che io non capisco mai

Strionézzo

Muoviti, muoviti, alzati e tieniti
Stretto alla barra, timone di vita
Seguimi, seguimi, ugole e fremiti
Tra posti magici e schiocchi di dita

Il tuo talento puoi anche sprecarlo
Sarebbe peggio lasciarlo assopire
Togli guanciali a passioni di marmo
Che gioie di rabbia sapranno scolpire
Non sussurrare con l'alito "Grazie"
Per non temer di sentirtelo dire
Danza nel fuoco bruciando malizie
Sciogli la neve che fredda ogni cuore

Pagali, pagali, tutti i tuoi debiti
Non li lasciare aspettando domani
Giocali, giocali, quei pochi numeri
Giri di ruota e passaggi di mani

Reciti formule come preghiere
Speri qualcuno le possa ascoltare
Premi le mani su quelle fessure
Cerchi un rimedio o chi sa riparare
La tua natura di essere attore
Nella commedia tra il palco e l'altare
Ripeti frasi cercando un colore
Stregoneria che non dà mai paure

Credimi, credimi, supera i limiti
Non puoi vedere soltanto alla luce
Guardali, guardali, paesaggi unici
Dopo la notte non tutto svanisce

Conta le stelle, le nuvole i campi
Salta nei cerchi e poi escine fuori
Alza le mani, digrigna un po' i denti
Spendi più tempo a raccogliere fiori
Trova la favola giusta a cui credere
Riempi gli spazi tra te e la fortuna
Cogli quegli attimi facili a perdere
Sfila pensieri attraverso la cruna

Muoviti, muoviti, alzati e tieniti...
Seguimi, seguimi, ugole e fremiti...
Pagali, pagali, tutti i tuoi debiti...
Giocali, giocali, quei pochi numeri...
Credimi, credimi, supera i limiti...
Guardali, guardali, paesaggi unici...

Dopo la notte non tutto svanisce

Se questa notte sarai ancora sveglia

Ci facciamo del male da soli
Limitando le nostre paure
Tra messaggi non letti e finzioni
Non vogliamo rischiar di capire

Siamo come assassini per bene
Uccidiamo soltanto la mente
Preoccupati dal nostro dovere
E da come ci guarda la gente

Chiediti come
Chiedimi il perché
Quando mi guardi e non capisci le cose
Se questa notte sarai ancora sveglia
Quello che pensi puoi dirmelo e basta

Chiediti dove
Chiedimi cos'è
Che mi gira in testa e ancora non muore
Se questa notte sarai ancora sveglia
Trova una scusa per non dirmi mai basta

Non ti chiedi mai cosa va perso
E che cosa sarebbe successo
Se davvero era questo il tuo posto
Se ti sembra che sia il posto giusto

Sei scappata da me troppo presto
Sei scappata anche s'era previsto
Il terrore di quello che conta
Quanto è dura trovare una scelta

Quando poi trovi quello che ascolta
Che ti invita ad aprir la sua porta
Tu desideri esser te stessa
Ma torna il panico che ti sovrasta

Chiediti sempre
Chiedimi quand'è
Che riusciremo ad incontrarci e parlare
Se questa notte sarai ancora sveglia
Restiamo in giro finché non dirai basta

Chiediti tutto
Chiediti dov'è
Che ti vorrei portare a fare l'amore
Se questa notte sarai ancora sveglia
Ti vengo a prendere finché non ti basta

Femmina

Sono abituato ad ascoltare, osservare e assorbire tutto quello che le persone mi affidano e confidano, anche involontariamente, con parole, gesti, sguardi e silenzi.
Come un astronomo, solito a guardare le stelle, a conoscerle e studiarle anche in pieno giorno, senza rumore, senza necessariamente aspettare o sperare in un segno.

E tu... tu sei come la Cometa di Halley...
Non sei una stella qualsiasi, una stella in qualche modo ferma, facile da ritrovare e riconoscere tra le tante.

Tu passi, dando la possibilità, anche a chi non conosce a fondo le stelle, di ammirarti, con la bocca aperta, inerme di fronte ad uno spettacolo unico e straordinario. Uno spettacolo che forse non ricapiterà, forse non si rivedrà mai più.

E la tua scia si vede anche col Sole a picco, anche ad occhio nudo ed è folle chi non alza la fronte per ammirare e cercare di toccare quella luce.

Ci sei sempre stata e, magari, sei già passata di qui altre volte, ma io ti vedo adesso e, questa volta, mi hai notato anche tu.

Tra i milioni di puntini che vedi dall'alto, riconosci chi ti guarda e come lo fa. Sai a chi concedere qualche istante in più sulla sua testa. Sai a chi concedere di sfiorarti e, magari, anche trattenerti per qualche istante, senza mai ingabbiarti.

E poi vai, libera, verso il buio dell'Universo o verso una stella o un pianeta, impegnata nel tuo viaggio illuminante, attratta solo da un'orbita che, senza un ordine sempre uguale, si richiude per farti ricominciare e rivedere percorsi simili, da altre angolazioni, con la tua scia sempre più lunga.

Impossibile abituarsi al tuo stile, impossibile pensare di raggiungerti.
Assurdo credere di manipolare il tuo percorso e sperare in un gesto inatteso dalla tua natura.

Resti lì, tra i ricordi di luce, il presente di allegria e splendidi sorrisi e il domani di una scia mai spenta, nel desiderio di milioni di puntini, nella mente di ogni essere vivente.

Alza il volume

Gira la testa, il fetore, la nausea
Ti arriva alle labbra, la scelta distinta
Di aprire la bocca e sputare la voglia
Di farcela e basta, far la cosa giusta
Non è più la stessa, la stella sprovvista
Della sua corazza

Alza il volume dei tuoi ricordi
Dei sogni, di ciò che forma i desideri
Alza la voce per farti sentire
Ogni silenzio può farti gridare
Alza lo sguardo su chi ti sorride
Su quella paura di chi giudica e uccide
Alza le spalle e poi falle girare
Prima di uscire dalla gente comune

Molli le braccia di chi ti ha tenuto
Fuori dall'acqua e poi ti ha insegnato
A nuotare da solo, a tuo modo, il tuo stile
La prossima meta è riuscire a volare
Tra i troppi pensieri e le mille paure
Di chi prova ad amare

Alza il coperchio per poter vedere
Ciò che da sempre ti fa incuriosire
Alza l'umore di chi ti apre il suo cuore
Di chi da tanto ha il coraggio di dire
Alza le mani contro tutte le scuse
Demoni e santi che ti sanno legare
Alza la mira oltre ogni confine
Senza vedere su chi puoi puntare

Gira la testa, il tuo mondo ti osserva
Mentre riordini in fila perfetta
Tutti i colori che usi ogni volta
Tra fantasie di animali e di festa
La lingua si blocca ma per questa volta
Farai la tua mossa

Alza il volume dei tuoi ricordi
Dei sogni, di ciò che forma i desideri
Alza la voce per farti sentire
Ogni silenzio può farti gridare
Alza lo sguardo su chi ti sorride
Su quella paura di chi giudica e uccide
Alza le spalle e poi falle girare
Prima di uscire dalla gente comune

Alza il coperchio per poter vedere
Ciò che da sempre ti fa incuriosire
Alza l'umore di chi ti apre il suo cuore
Di chi da tanto ha il coraggio di dire
Alza le mani contro tutte le scuse
Demoni e santi che ti sanno legare
Alza la mira oltre ogni confine
Senza vedere su chi puoi puntare

Senza titolo

La resilienza appare fuori dal contesto
È la risposta a non morire troppo presto
Tutta la voglia di scrollarti via di dosso
Quelle macerie dopo quello che è successo

Non hai deciso chi combatte questa guerra
Non vuoi restare fermo e attendere la voglia
Insieme all'altra gente, tutti giù per terra
Un girotondo tra il martirio e la vergogna

Resta sveglio e scrivi il tuo capitolo
E tira fuori tutto il meglio
Anche se la storia è senza titolo
Non puoi fermarti sul più bello

La resilienza appare dopo l'imprevisto
Si fa seguire quando fuori è buio pesto
Quando il ricordo della terra che ti ha scosso
Ti fa reagire e ritrovare ciò che hai perso

Sembra impossibile tornare vivo a galla
Disorientato dentro un vortice di nebbia
C'è chi non sa morire e nella pioggia balla
Resta sveglio e la tua vita cambia

Resta sveglio e scrivi il tuo capitolo
E tira fuori tutto il meglio
Anche se la storia è senza titolo
Non puoi fermarti sul più bello

Resta in piedi e non lasciare adito
A chi ti ha dato già per vinto
Cambia la tua storia senza titolo
Fatti trovare sempre pronto

Resta acceso e avanza anche se in bilico
Non darti tregua troppo presto
Suona una canzone senza titolo
E lascia fuori tutto il resto

Dolce riso

Dieci piccoli chicchi bianchi
Contati per terra, sentiti tra i denti
La fame non svuota quel giallo negli occhi
La pace riempie ogni spazio che senti

A chi pensa sia strano non lanciarti quel riso
Rispondi con tante piroghe d'amore
A chi non capisce che cosa hai deciso
Sorridi vestita da Babbo Natale

È dolce il tuo riso
Sa di verità
È vero il tuo viso
È felicità

Non sai restar ferma nell'unico viaggio
Che termina sempre in un punto d'inizio
Ricordi le anime che ti han preso le mani
Ripensi preghiere a un dio che non vedi
Le strade e le case tra aerei e battelli
Col sole e la sabbia su viso e capelli
Sorridi alla dignità di tutte le vite
Sai bene che è un attimo trovare le strade

È dolce quel riso
Sa di verità
È vero quel viso
È felicità

Se chiudi un po' gli occhi risenti il tuo mare
Ti perdi da sola tra mille avventure
Ritrovi gli amici che non conoscevi
Saltelli su passi che non ricordavi

Dieci piccoli chicchi bianchi
Contati per terra, sentiti tra i denti
La fame non svuota quel giallo negli occhi
La pace riempie ogni spazio che senti

L'orgoglio che hai

Cerchi ancora la tua anima
Tra duemila trasgressioni
Non ti sembra mai abbastanza
Come spendi le ambizioni
Ogni volta è più importante
Ritrovarti sempre al passo
Far vedere che stai meglio
Che non temi alcuno sbaglio
Che stai male se stai fermo
Chi ti guarda starà attento
E anche quando avrai torto
Lui dovrà abbassar lo sguardo

Sai
Che forse un giorno mi saluterai
Forse alla fine anche tu capirai
Che non importa chi sono e chi sei
Che cosa siamo o non saremo mai
Tutta la vita a ripetersi poi
In musi duri che eviterei
Col petto in fuori a sentirsi un po' eroi
Non c'è motivo di odiarsi oramai

La tua vita in questo tempo
Non è più com'era prima
Fai fatica a sostenerlo
E non ti arrendi alla vecchiaia
Nell'adolescenza persa
Tra gli errori fatti a scuola
Nelle sere per la strada
E sul portone sotto casa
Mentre aspetti per vederlo
O per pestarlo con la scusa
Dell'onore che condanna
Non perdonerai l'offesa

Sai
Che forse un giorno mi saluterai
Forse alla fine anche tu capirai
Che non importa chi sono e chi sei
Che cosa siamo o non saremo mai
Tutta la vita a ripetersi poi
In musi duri che eviterei
Col petto in fuori a sentirsi un po' eroi
Non c'è motivo di odiarsi, lo sai

Tutta la ruggine nata tra noi
Era svanita nei pensieri miei
Non ho capito l'orgoglio che hai
Dammi un motivo per pensarci poi
Ogni minuto sospeso di noi
Ogni momento che non torna mai
Il paragone, ora fallo, se vuoi
Trova una scusa al disprezzo che hai

Goccia a goccia

Ti sembrerà strano, ma tutto comincia
Fin dal primo momento in cui tieni la porta
Aperta alla donna giusta per grazia e bellezza
E poi la trovi davanti a te in coda alla cassa

Goccia a goccia
Quella tua ruga sulla faccia
Mima un sorriso che non ti assomiglia
Un'allegria che non senti mai giusta

Goccia a goccia
Che sia delirio o il meglio che piaccia
Non ti stupire per la meraviglia
Di tutto quello che sempre disgusta

Quella pietra cava segnata dall'acqua
Ogni tuo pensiero che riporta a galla
Una sera diversa, una notte in battaglia
La tua vita è più corta dell'ultima volta

Goccia a goccia
Ogni secondo lo leggerai in faccia
A quel destino che vedi allo specchio
A quel martirio che dai già per vinto

Goccia a goccia
Sarai mai stufo di questa robaccia
Mentre di notte ti giri nel letto
Ti chiedi quando verrai sopraffatto

Hai deciso di correre il rischio, lo so
Stai lontano dal mondo ancora un po'
Tu credi ancora in amori che vincono
In mezzo a piccoli ingenui che mollano

Tra pioggia, sangue, sudore e le lacrime
Non hai motivo per non retrocedere
Ma il tuo destino non è così semplice
Sai che lottare è ciò che fa vivere

Goccia a goccia
Prendi il tuo secchio e poi vuotalo in faccia
A chi si crede migliore 'sta volta
E nella vita l'avrà sempre vinta

Goccia a goccia
Sarai orgoglioso di ogni rinuncia
Ogni mattino ti sveglierai all'alba
Pronto ad accoglierla tra le tue braccia

L'incudine

C'è un posto dove alla fine vanno un po' tutti
Dove tutti possono sentirsi perfetti
Un posto dove non esistono difetti
Un luogo dove non si giudicano i brutti

Il mio amico partì per il suo viaggio
Con un'incudine legata al collo
E sulle spalle i segni di quel peso morto

In compagnia di una speranza
Senza la minima certezza
Di trovare una risposta alla sua domanda

E tu che ridi e non lo sai
Che peso dare alla tua anima
Cosa hai da dire adesso a lui
Che vuol donarti quel che vuoi?

Nel suo cammino sfiorò labbra
Offrì la pace per la guerra
Senza chiedere monete alla giustizia

Baciò i capelli di ogni donna
Che sembrava andata persa
Per donare ancora un poco di bellezza

E tu che ridi e non lo sai
Che peso dare alla tua anima
Cosa hai da dire adesso a lui
Che vuol donarti quel che vuoi?

E venne il giorno della fine
Quando finiscono le piume
E il tuo peso può portarti oltre il confine

Tra tutti quelli che arrivarono
Pochi avevano un'incudine
O qualche altro fardello da posare

Il mio amico allora buttò
Il suo fardello verso il cielo
E mentre gli angeli lo presero
E lo alzarono leggero
Lui vide la cosa più bella del mondo
Il mio amico vide lei
Con poche piume e senza peso
Aprì il suo petto e dal suo cuore sfoderò
Un'altra incudine pronta a donare a suo conto

E tu che ridi e non lo sai
Che peso dare alla tua anima
Cosa hai da dire adesso a lui
Che vuol donarti quel che vuoi?

Aerare il locale

Aerare il locale
Non la voglio più sentire
Qual è l'ultima cazzata
Che hai da dire
La teoria subliminale
Del tuo fiore senza spine
Non è quello che aspettavo
Di vedere

Non hai mai saputo fare
Ma ti senti in dovere
Di insegnare a come vivere
La vita
Se ti leggo sul giornale
Spero solo di sapere
Che hai deciso di lasciare
La mia strada

Questa vita non ti va mai bene
Vedi prati verdi oltre il confine
Dalle mura che vuoi costruire
Per sentirti vittima e carceriere

Aerare il locale
Non si può già più vedere
Quella faccia da canaglia
Che hai da offrire
Non sei molto originale
Cerchi solo di stupire
Chi ti incontra nella vita
Per errore

Il lavoro ti fa male
Cerchi scuse per dormire
Quando senti quell'allarme
Artificiale
Non hai tempo per pensare
Alla prossima passione
Con l'invidia che ti tiene
In depressione

Questa vita non ti va mai bene
Vedi prati verdi oltre il confine
Dalle mura che vuoi costruire
Per sentirti vittima e carceriere

Ogni nuova idea ti fa soffrire
L'opportunità di fare uscire
Qualche sensazione da capire
Ogni nuova strada da scoprire

Aerare il locale
Ora te lo posso dire
Quanto credo nel tuo modo
Di pensare
Sei un soggetto da temere
Dici solo cattiverie
Vatti a prendere quel che hai
Da seminare

Semplicemente

Dietro quel muro invisibile
Dietro ogni animo nobile
Certo di essere utile
Utile essere umile

In quello che dai per scontato
Che in fondo non hai mai capito
Negli occhi di chi ti ha guardato
Nelle mani di chi ti ha creduto

La stitichezza di sogni
Semplici sensazioni
Il lento passare dei giorni
Ricordi di vaghe emozioni
Lasci i capelli un po' umidi
Per alleviare i pensieri
Oltre quegli occhi un po' lucidi
Dalle carezze di ieri

Spesso a giocare tra i vicoli
Con quei bambini più piccoli
Che giocano a fare i più grandi
E non badano a come ti spendi
Venditori di fuochi di paglia
Ho capito la grande bugia
Di chi chiede, tanto per chiedere
Ma non sa come farti rispondere

Se non sai che mi so divertire
E so farlo anche meglio di te
Se non hai molto altro da offrire
Non promettere ciò che non c'è
Nel marmo e la sua perfezione
Quando ammiri le belle sculture
Nella bolla di puro sapone
Non apprezzi le mie venature

Non ho avuto bisogno di chiavi
Per la porta che hai nella testa
Dove metterò in ordine i libri
Dove troverò la frase giusta
Inosservato a osservare
il tuo ordine mentale
Non sarò io a decidere
Quando mi devi chiamare

Mentre ti sto ad ascoltare
Mentre mi fermo a guardare
La soluzione e il percorso
Che anche tu stavi pensando
Non li sapevi trovare
Non li sapevi vedere
Hai scelto di raccontarlo
Adesso non hai più il tormento

La paura di esagerare
Di permetterti di dire
Quel che pensi veramente
Quel commento non si sente
L'hai coperto col sorriso
Camuffato da sarcasmo
L'imbarazzo sul tuo viso
Tremolante in uno spasmo

Mi chiedete "Come state?"
Ora è chiaro, non capite
Non state parlando a me
Ma al riflesso di ciò che è

Troverete conforto e riparo
Quando ormai non vi resterà niente
Quando tutto sarà un po' più chiaro
Ci sarò io, semplicemente

Il primo treno

Non sapevi quanto fosse importante essere bella
Nel momento in cui il destino bussò alla tua porta

Beatrice
Io ti ho vista nascere
Io ti ho vista crescere
E poi ti ho vista piangere
Su quel posacenere
Sono stato complice
Di tutte quelle regole
Che ti hanno resa debole
Sempre più fragile

Per il sommo sei stata ispirazione
E mentre il primo treno da Torino
Si avvicinava veloce alla stazione
Buttavi il tuo sorriso in quel tragico destino
Cercando di volare verso una destinazione

Non erano abbastanza i tuoi crudi 15 anni
Troppo peso nel tuo corpo
Troppo peso nel pensiero
Tra la gente che aggiungeva al tuo valore quei macigni
Tutto ti sembrava storto
Niente ti sembrava vero

Per chi non si è fermato dedicandoti un pensiero
Per chi non ha capito quale fosse il tuo bisogno
Per chi non riesce a dirti quanto fosse straordinario
Averti accanto e ridere toccando ogni tuo sogno

Rimani ancora un po' con me
Non toglierti dagli occhi mentre chiudo le mie palpebre
Rivedo quel tuo salto, quel tuo ultimo desiderio
Di essere leggera e far versare tante lacrime
A chi d'ipocrisia si è macchiato senza criterio

Non sapevi quanto fosse importante essere bella
Nel momento in cui il destino bussò alla tua porta
Avevi solo voglia di lasciare la tua luce
Sul treno resta un fiore ed un biglietto: "Ciao Beatrice"

Fondi di bottiglia

È da qui che poi capisco
Cosa amo e cosa odio
Se davvero me ne importa
Cosa penso, cosa provo

Cosa sento, cosa sono
Quelle immagini che vedo
Attraverso questi fondi
Nutro l'anima e il respiro

Cosa nasce mentre guardo
Dentro al buco in cima al collo
Cosa cresce mentre arrivo
Con lo sguardo verso il fondo

So che vedo un po' di luce
Attraverso ogni vetro
Anche quello che è più scuro
Può nascondere un riflesso
Un dettaglio un po' più limpido
Un frammento di universo
Un portale in cui latito
Dove cerco ogni ossimoro

Ogni fondo è un pensiero
Ma ogni fondo non ha fine
Non esiste una versione
Di ciò che sia giusto dire

Dopo un fondo viene un altro
Che può essere l'opposto
Qualche cosa che ho vissuto
O cose che non ho mai visto

Cosa sono questi fondi?
So che sono vuoti a rendere
Per trovare ispirazione
Regalarla a chi sa leggere

Tutti i fondi di bottiglia
Contenevano qualcosa
Ogni fondo ha la sua storia
Una gioia, una paura
Un richiamo alla memoria
Una piccola fessura
Tra i miei occhi e chi mi guarda
Sono fondi di bottiglia

Frenesia

La puoi trovare dentro ad ogni canzone
Dove la musica è emancipazione
Dove la gioia che provi a provare
Esplode verso qualsiasi direzione

Si muove dolcemente, muove sinuosa
Ti dà la carica per fare ogni cosa
Raggiunge il limite fremente l'attesa
Ogni polemica rimane sospesa

La frenesia
Non è solo fantasia
La senti quando sale dentro
La senti mentre stai cantando
Più forte in ogni concerto
Dove tutto può andare storto
E allora vedrai che il mondo
Insieme starà cadendo

Artiglia senza rovinare la pelle
È spensierata come quelle bolle
Senti che sale come un coro ribelle
Senti che grida come grida un folle

Non ha pazienza deve farsi vedere
Deve trovare la sua via per uscire
Non puoi tenerla, non può avere catene
Può stuzzicarti fino a farti impazzire

La frenesia
Non è solo un'idea
La senti se stai correndo
La vuoi sempre sopra al palco
Da sempre nel posto giusto
Da sempre nel modo onesto
Basta che ci sia posto
Dentro quest'universo

La frenesia
Non è solo fantasia
La senti quando sale dentro
La senti mentre stai cantando
Più forte in ogni concerto
Dove tutto può andare storto
E allora vedrai che il mondo
Insieme starà cadendo

Parassita

Che cos'hai da guardare se poi non vuoi vedere
La tua vera versione, la tua perversione
Ti lamenti dei passi più lontani da te
Provi invidia in funzione di ogni questione
Basta sempre sputare tue sentenze anche se
Non proponi valore, non dai mai soluzione

Ti ho già visto più volte, non sei certo sorpresa
La tua vita è da sempre una grandissima scusa
Chiudi tutte le porte, con le braccia conserte
Nel silenzio dell'ego resti fermo in attesa
Vuoi una vita diversa, solo agli altri fortuna
Questa strada contorta senza una via d'uscita

Con la faccia un po' grigia
Che non ti privilegia
Anche per questa volta
Non farai la fatica
Di bussare alla porta
Di salir la salita
Cosa vuoi che ti dica
Vivi da parassita

Dopo tanta ricerca la tua vittima è arresa
La tua preda perfetta, l'hai voluta indecisa
Non sa se darti retta o scappare indifesa
Il tuo ghigno prospetta un finale a sorpresa
Il destino che aspetti non farà la sua strada
Tra i consigli che ascolti speri solo che accada

La tortura più grande per la tua delusione
Ogni sguardo innocente non ti vuol più vedere
Il giullare di corte non dà più l'illusione
Di far ridere sempre per suo gusto e piacere
Ridi solo di notte, piangi tra le coperte
Hai finito le scorte di patetiche offerte

Con la faccia un po' grigia
Che non ti privilegia
Anche per questa volta
Non farai la fatica
Di bussare alla porta
Di salir la salita
Cosa vuoi che ti dica
Vivi da parassita

Gratta tutto il barile
Per uscire con stile
Fingi di non capire
Come sta per andare
Questa è l'ultima volta
Che chi guardi ti ascolta
Hai fregato la vita
Vivi da parassita

Quel quindici di maggio

Quel quindici di maggio forse era un giorno come un altro
Mentre il cielo non capiva quale meteo era previsto
Di quel quindici di maggio non ricordo proprio tutto
La mia faccia impallidita e l'imbarazzo in ogni scatto

Quel giorno, in qualche modo, c'erano i Pink Floyd
Forse un segno, perché in fondo, siamo sempre psichedelici
Quel quindici di maggio non ha stravolto tutto il resto
È stato solo un altro passo verso ciò che ancora scelgo

Ogni quindici di maggio c'è qualcosa di diverso
Qualche cosa che ci invecchia, che ci segna al posto giusto
Al quindici di maggio sono sempre soddisfatto
Di svegliarmi accanto all'anima con ogni mio difetto

Fermandoci a sorridere su ogni interrogativo
Sapendo che, ben presto, sarà un grande esclamativo

Voglio invecchiare con te
Non mi frega niente
Della gioia e del dolore
Dell'amore e dell'onore

Non mi importa niente
Di tutto ciò che accade
Fuori nelle giornate
Nelle ore perdute

Voglio solo tenerti la mano
Quando siamo nel letto
Sentirti vicino
Seguire il definirsi di ogni ruga
Per riconoscerti nel tempo
Anche nella notte più buia

E non importa come andrà a finire
Se ce ne andremo insieme
O qualcuno fregherà l'altro
Dando ancora un po' di tempo
Per impazzire

Io guardo i tuoi passi, tu guardi i miei
In piedi o cadendo, saremo insieme
Sullo stesso percorso

La verità non è

Guardami in faccia
Mentre ti urlo tutto contro quel muso
Mentre rivedo la tua faccia di fango
Sporca di tutto quel che stavi fingendo
Sicuro immobile sul trono al comando
È troppo facile morir proprio adesso
Sembra più semplice scrollarmi di dosso
Dopo le lacrime per quel che è successo
Ritorna l'ombra di un passato già visto

La verità non è che un'altra complice
Per ogni crimine che hai reso facile
È molto semplice star sulle nuvole
Senza mai scendere tra chi è più umile

Leggilo in faccia
Giocare sempre con l'onesta pazienza
Tirare fuori qualche falsa speranza
Rivendicare la tua eterna obbedienza
A quella setta che richiede arroganza
Lasciala uscire tutta quella violenza
Mentre ti chiudi solo dentro la stanza
Fuori c'è il sole, ma non hai la costanza
Di ritrovarti con la gente che conta

La verità non è un giorno instabile
Tutto è possibile anche se fragile
Sei solo polvere sempre più debole
Mi hai messo a perdere non sei credibile

Sbatti la faccia
Contro quei muri che hai deciso di alzare
Quelle pareti che non fanno vedere
Quanto sei piccolo di fronte al potere
Di chi ti ha mosso e chi ti può comandare
Non hai deciso tu se prenderne parte
Sembri confuso dall'ignoto presente
La libertà di quel richiamo costante
Quante battaglie sono perse per niente

La verità non è solo un tuo limite
Tutte le regole si fanno fottere
Ora hai capito che non puoi resistere
A quella voce che è nel tuo essere

Non è successo niente

Lo sapete voi
Dove va a finire il senso delle notti senza sonno
Riempire ogni vuoto, tutto quel vuoto
Lo spazio intorno, ma soprattutto dentro
Dove striscia l'aria dietro al respiro
Un respiro profondo che allarga il costato
Nessun posto sembra esser sicuro
Di sicuro non resta poi molto

Eh no
Non è successo niente
Non è niente d'importante
Basta solo esser paziente
Eh no
Non importa ciò che è visto
Non importa ciò che è giusto
Cosa conta quindi adesso?

Lo sapete voi
La bellezza di ogni piccola questione di principio
Il principio della fine, ma per quale fine
Una strada senza alcuna direzione
L'imprevisto di sapere come andrà a finire
Anche senza darsi una destinazione
Augurarsi che sia il più pericoloso
Rimandare ogni discorso ad un giorno dopo

Eh no
Non è successo niente
Niente di così devastante
Niente di più accogliente
Eh no
Chi non soffre non sa il gusto
Chi capisce poi sta zitto
Due minuti e passa tutto

Lo sapevate voi
Quando a litigare sembra tutto finito per sempre
Non c'è pace, non c'è guerra nella storia
Non c'è insegnamento utile a capire
Quante pagine vi restano da scrivere ancora
Quante parti ancora sane da dividere
Nell'attesa di quell'alba che fatica a arrivare
Non arrendersi all'assenza di un nuovo piacere

Eh no
Non è successo niente
Non è niente d'importante
Basta solo esser paziente
Eh no
Chi non soffre non sa il gusto
Chi capisce poi sta zitto
Due minuti e passa tutto

Lei non sa chi sono io

Dite a tutta quella gente
Quello che è meno importante
Per sembrare sempre forte
Per barare bene a carte

Sembra sempre più difficile
Ritrovare un bel valore
Non è sempre così facile
Far uscire le paure

Non è detto che sia simile
La tua strada verso l'apice
Perdi tempo per decidere
Quale vita compromettere

Ma forse no
Lei non sa chi sono io
Tra tutti quei piccoli uomini
Di certo non mi troverà
Chi passa il tempo a commentare
Non avrà mai la mia attenzione

Dita lente su quei tasti
Mani incerte sopra ai fogli
Muove il tempo su quel ritmo
Gira il giorno sopra al mondo

Mentre imbracci la chitarra
Come fosse un cannone
Poi ti siedi al pianoforte
E componi una canzone

Senti appieno la tua droga
Suoni nell'adrenalina
Parte la scala cromatica
Ogni nota sembra tonica

Ma forse no
Lei non sa chi sono io
Tra tutti quei grandiosi uomini
Di certo non mi troverà
Chi passa il tempo a rodere
Non avrà mai la mia attenzione

Eroina

Quando la vedo passare per strada
E mi fai credere di essere mia
Arriva a quel punto si ferma, mi ferma
E restiamo in pausa, in attesa
La calma negli occhi che ridono e aspettano
L'attimo per prendersi e perdersi a letto

È lei
L'eroina nei sogni miei
Non importa quanto bello sarà il costume
Mi travolgerà di certo con il suo superpotere 

Dalla vetrina del bar la vedo bene
È una sfilata di mandibole a terra
Tutti pronti ad alzarsi per farla sedere
Tutti in silenzio a sentire che parla
Sembra indifesa, ti dà l'impressione
Capisci che è solo una sua decisione

È lei
L'eroina nei pensieri miei
Poco importa quanto tempo mi farà soffrire
Mi travolgerà di certo con il suo superpotere

Mi gira le spalle, le mani sul tavolo
Io la osservo distante, le anche che ballano
Sarà presto finito il momento in dolcezza
Lancerà via i vestiti e sarò la sua vittima
Con i polsi bloccati e una sola certezza
Sarò salvo con lei, l'eroina perfetta

È lei
L'eroina nei giorni miei
Cosa importa se farà bene o male
Mi travolgerà di certo con il suo superpotere

Tutto il meglio

Ho perso anche 'sta volta la lista della spesa
O forse a questo giro l'ho dimenticata a casa
Non ricordo se mancavano martello e scalpello
Per togliere lo sfrido del ricordo dalla parete
Mi basta un po' di bianco, un secchio ed un pennello
Per cancellare tutte quelle macchie ammuffite

Cerco fino all'ultimo
Cerco tutto il meglio
Qualche volta sbaglio
Ma provo fino in fondo

Scorre il corpo freddo della lama
Dove brucia di più è un sollievo, una gioia
Tutto ciò che importa è quell'istinto che mi chiama
Una promessa nuova, una vita meravigliosa
Sapevo di dover fare i miei conti col futuro
Giocando la bocciata per vedere un po' più chiaro

Trovo fino all'ultimo
Trovo tutto il meglio
Chiedi a ogni fratello
Chiedi tutto e subito

Come sull'Alfeo dove si sente ogni voce
Dove ogni respiro batte il tempo che gli piace
Come quando sogno e cerco solo un po' di pace
Fino a che le palpebre non si aprono alla luce
Vedo tante gocce trasformarsi in un torrente
Vedo tante anime speciali tra la gente

Sono fino all'ultimo
Sono tutto il meglio
Accetta il mio consiglio
Senti tutto il meglio

Aiutami a fare da solo

Aiutami a fare da solo
Spiegami quando sei triste e nervoso
Parlami, ascoltami
Gioca con me
Fammi cadere e sporcare
Sarai orgoglioso delle mie sbucciature

Lasciami sognare
Un castello sotto al tavolo
Fammi credere a Babbo Natale
Tanto lo so che sei tu il mio eroe
E anche se non abbiamo un camino
T'inventerai qualcosa per me

Fingerò di dormire
Mentre ti aspetto nel letto
Per prendermi un bacio
Per riderne dopo
E credere di poter continuare così
E mettere in pausa quel momento

Ti farò vedere il mio coraggio
Anche quando ti chiamerò
Per tenermi la mano al buio
Per farmi sentire sicuro
Con la mia bici senza rotelle
Con le tue mani nei capelli

Qualche capriccio
Ogni tanto m'impunto
Segui i miei vizi e i miei pianti
Senza intrometterti sempre
Fammi capire che il giusto
Arriva e fa la sua parte

Aiutami a fare da solo
Aiutami ad essere il tuo esempio
Portami dove potrei perdermi
Guardami mentre ti trovo
Se avrai paura, tu fidati
Aiutami a fare da solo

Dove va la gioia

Dove va la gioia
Quando la speranza è arresa
Dove va la gioia
Come un'araba fenice
Dove va la gioia
Per rinascere da cenere

Resto ancora un po' in fila al casello
Per non perdere il pezzo più bello
Fermo in fila anche senza colletto
Per questo show ho già preso il biglietto

Non so tu che aspettative hai
Ma so tu che aspettativa sei
Questo è il meglio di ciò che non sarò mai
Tutto il meglio di ciò che ancora vuoi

Dove va la gioia
Quando non è attesa
Dove va la gioia
Se c'è poca luce
Dove va la gioia
Quando tutto tace

La terra trema o sono solo le mie gambe
Che strani scherzi che ci fa la sorte
Chi dei due abbasserà lo sguardo
Chi deciderà se è vivo o morto

Senza ombrelli e con piedi neri
Passi che diventano sicuri
Ogni battito delle palpebre
Ogni spazio tra le tue vertebre

Dove va la gioia
Quando la speranza è arresa
Dove va la gioia
Come un'araba fenice
Dove va la gioia
Prima esplode e poi rinasce

Sottosopra

Tienimi la mano sopra al filo
Siamo in equilibrio scomodo
Diavoli che cantano in un coro
Angeli che ballano rock'n'roll
Ora siamo insieme, siamo in volo
In viaggio dalla terra verso il cielo
Cerco una cartina cerco un modo
Un riferimento a ciò che vedo

Qui è tutto sottosopra
Prima che Dio ci scopra
Ti aspetto sotto casa
Portami una sorpresa

Tieni il conto delle stelle e nuvole
Mentre incasiniamo piume e aureole
Tengo il tempo senza dare un limite
A questo viaggio senza fare vittime
Cado verso l'alto, sali verso il basso
Non ho più l'idea, non ho più l'orientamento
Lo voglio fino in fondo, seguo ogni tuo passo
Provo a immaginare il prossimo imprevisto

Qui è tutto sottosopra
E intanto nell'attesa
Spoglia di ogni cosa
Ti voglio nuda e arresa

Tutto il panorama da qua sotto
Sembra un presepe di cemento
Gira tutto il mondo in questo vortice
Tra forconi e facce demoniache
Dentro a una spirale senza fine
Con le braccia aperte sotto un'alluvione
Fradici di pioggia nel temporale
Oltre quelle nuvole verso il sole

Qui è tutto sottosopra
Ogni carezza è accesa
Ti voglio in quella posa
Nuda senza difesa

Tienimi la mano sopra al filo
Siamo in equilibrio scomodo
Diavoli che cantano in un coro
Angeli che ballano rock'n'roll

Qui è tutto sottosopra
Ti aspetto e nell'attesa
Ti trovo in ogni cosa
Nuda senza difesa

Veleno

In silenzio tutto il tempo senza mai compromettere
Ascoltando ogni discorso trattenendo rabbia e lacrime
Un ringhio dentro l'anima, un urlo quasi isterico
Adesso c'è qualcosa più letale dell'arsenico

Non hai assaggiato ancora il mio veleno
Non hai sentito ancora quant'è dolce
Ti lascio un giorno ancora o poco meno
Ci resta il tempo per rifare pace

Gli occhi in fiamme io li sento, mi fai solo chiedere
Che diavolo sei, davvero, cosa stai diventando
Alzo il labbro, mostro i denti, sono pronto a mordere
Porgi il collo al tuo destino, incerto a cosa andrai incontro

Per una dose di cianuro, per una fine nobile
L'orgoglio cieco del passato, adesso è il tuo peccato
Hai messo in prima linea tutta la fierezza inutile
Tutti i principi e quei paletti che adesso hai spezzato

Non hai assaggiato ancora il mio veleno
Non hai sentito un morso così atroce
Ti lascio un giorno ancora o poco meno
Ci resta il tempo per rifare pace

E anche se non ti ho visto più, non voglio le tue scuse
Le strade che s'incrociano, le nostre storie appese
Non c'è ragione di spaccare tutto e non sentire
Le vite che racconteremo davanti ad un bicchiere

Non hai assaggiato ancora il mio veleno
Ma vedo sempre il bello della luce
Ti lascio un giorno sempre più sereno
Avremo il tempo per rifare pace

Lato B

Dimmelo
Qual è la cosa che ti fa stare meglio
Quale va bene anche quando è uno sbaglio
Dov'è la chiave del cassetto
Dove tieni ben piegato il tuo sogno

Scrivilo
Non lo sapevi che era tutto uno scherzo
Tutta la musica che stavi ascoltando
Finiva senza alcun senso
E fino a adesso ti eri perso il più bello

Inizia così
La primavera fresca del mio momento
Sarà per questo che mi sto divertendo
Non sarà mica poi la fine del mondo
Il mio lato B
Racconta tutto quel che stavo vivendo
È la canzone che stavate aspettando
Tutte le radio ve la stanno suonando

Dimmelo
Quel tuo problema fisso a preoccuparti
Se ai giardinetti avresti preso gli insulti
Di quegli amici noiosi
Sempre attenti e pronti a criticarti

Scrivilo
Sul muro nella curva infondo alla strada
Dietro ogni data c'era sempre una storia
E se qualcuno gridava
Avevi sempre pronta qualche scusa

Continua così
Questa è l'estate calda del mio momento
È proprio quello che io stavo cercando 
Anche se arriverà la fine del mondo
Il mio lato B
Racconta tutto ciò a cui sto andando incontro
È la canzone che stavate aspettando
Tutte le casse stanno quasi esplodendo

Dimmelo
Le sfumature nere della tua rabbia
Mischiate assieme al rosso della vergogna
Col verde dell'invidia
Fanno un colore che è una meraviglia

Scrivilo
Saper bluffare con un mazzo di carte
Non ti protegge dai nemici per sempre
E se ti scoprono
Stai certo che non ti rimane niente

Va avanti così
Questa stagione nuova del mio momento
Sarà per questo che mi sto divertendo 
Anche se arriverà la fine del mondo
Il mio lato B
È il nuovo ritmo a cui ora appartengo
È la canzone che stavate aspettando
Qualcuno forse la sta già fischiettando

Il mio lato B

Distrattamente Silvia

Intanto è già sera e i tuoi occhi si chiudono
Ma questa volta non finirà così
La pelle s'imperla, le guance arrossiscono
Si accende un mondo diverso da qui

Dentro ai tuoi occhi tra il verde e l'azzurro
Tra sfumature di grigio e diamante
Non avrò scampo di certo mi perderò
In quel profondo calore abbagliante

Distrattamente Silvia
Non è la triste storia di ciò che rimembri ancora
Nessuno ti ha portata via
La gioia del tuo viso invade la mia poesia

Sentir la tua voce dai vecchi balconi
È incredibile come m'incanti
Trasformi a colori le belle canzoni
Che con quelle labbra mi canti

Il mondo là fuori già sembra diverso
Da tutti quei baci che conti
So già cosa sogni e anche se sono perso
Son certo che adesso mi senti

Distrattamente Silvia
Non hai più motivo per aver paura
Nessuno ti porterà via
E che speranze e che passioni oh Silvia mia

E sento quella tua sensualità
La cortesia di amare e piacere
Leggera la tua anima scalpita
È dolce come miele

Distrattamente Silvia
La musa e il motivo di ogni scrittura
Nessuno ti porterà via
È carica di amore la tua melodia

No perditempo

Pensavo fosse bello ogni tanto rilassarsi
Trovare un posto comodo per ridere e sdraiarsi
Contare i fili d'erba, esplorare ogni duna
E misurare il movimento lento della Luna

Ma quell'annuncio supplica no perditempo
È stato tutto inutile fino a quel momento
Ogni secondo è utile per giungere allo scopo
Anche se l'unico obiettivo è verso la tua morte

No perditempo
Questo è tutto quello che cercano
No perditempo
Questo è tutto quello che possono

E io che ancora rido dietro a tutti i miei bicchieri
E spendo i miei secondi con gli amici e i miei vicini
Che cerco quel conforto tra le spalle da abbracciare
Che trovo la mia forza in tutto ciò che puoi volere

No perditempo
Risparmia ogni secondo
No perditempo
Ognuno ha il suo guadagno

Aspetto la tua trasmissione e guardo dal divano
Ascolti in cuffia un pezzo che mi hai detto primo a Sanremo
Riempi quelle pause troppo vuote per parlare
Con i giochetti di tendenza che ti danno visione

No perditempo
Chiediamo presto il conto
No perditempo
È tutto un business che ci gira intorno

Adesso che mi guardo indietro e tiro giù le somme
Mi rendo conto che di questo mondo faccio parte
Il tempo che ho già speso ha avuto il suo giusto senso
E quel che resta è sentirmi bene nel mio posto

No perditempo
Trovati il tuo posto
No perditempo
Spendi i tuoi secondi ad ogni costo

Quali peccati hai

Ormai sai bene che se non esageri
Non saprai mai dove sono i limiti
Perché poi, anche quelli più fisici
Sanno essere estremamente cinici

Col tempo inesorabile che corre
Con le tue facce che non sono mai finte
Tu passa il guado e va oltre
Basta nascondersi sotto le coperte

Ora tu dimmi quali peccati hai
Quanti alla lista te ne mancano
Quali confini dai al tuo spettacolo
Quanti rimpianti e che problemi ti fai

Non c'è ragione nel resistere
Alla passione che si muove dentro di te
Quando sei sola e stai in silenzio
Quando sei qui ma pensi ad altro

La senti forte, è un formicolio alle dita
La sensazione di quell'uragano
Senti che hai vinto quando sei perduta
Dentro le bocca del tuo vulcano

Ora tu dimmi quali peccati hai
Quanti alla lista te ne mancano
Quali confini dai al tuo spettacolo
Quanti rimpianti e che problemi ti fai

Se c'è un motivo al tuo bisogno
Non c'è motivo di conoscerlo
Se hai capito che sei al centro
Non servono occhi per vederlo

Hai dato tutto per la tua libertà
Ti sei legata a chi non ha paura
Sai che l'amore va anche aldilà
Di ogni assurda confusione

Ora che so quali peccati hai
Non conto quanti te ne mancano
Tolgo i confini al tuo spettacolo
Niente rimpianti nessun ostacolo

Per evadere

Tu mi chiedi "Perché sei qua?"

Sono qui per evadere
Non ho più voglia di fingere
Fuori da quell'abitudine
Scappo da ore monotone

Sporco di peccato sterile
Passo oltre ogni mio simile
Io non sono il più volubile
Ora evadere è più semplice

Acqua - Vento - Vetri- Fiamme
Una tromba soffia dentro me
Colpi - Grida - Scoppi - Sangue
Suona forte per evadere

Non credevo fosse facile
Tutto il tempo reso inutile
Rileggevo quelle pagine
Non badavo a troppe virgole

Ancora tolgo via la ruggine
Che copre la mia mente fragile
Cercando il cuore nelle regole
Sentivo il desiderio complice

Acqua - Vento - Vetri- Fiamme
Una tromba soffia dentro me
Colpi - Grida - Scoppi - Sangue
Suona forte per evadere

Basta noia, basta lacrime
Non c'è più niente di stabile
Salto svelto oltre ogni limite
Dentro a un sogno incomprensibile

Acqua - Vento - Vetri- Fiamme
Soffia a perdifiato dentro me
Colpi - Grida - Scoppi - Sangue
Suona forte... Suona forte...

Suona forte per evadere

Respiro

Forse è solo un sogno o forse sono sveglio
Sento nella gola un solco simile ad un taglio
Cerco un po' di ossigeno, i polmoni bruciano
Poi trattengo il fiato e le tue labbra che mi baciano

Respiro...
Davvero...
Non ho bisogno di altro
Davvero...
Respiro...
Mi sento come non son stato mai

Forse sono fuori o forse non capisco
Forse non credevo che il mio cuore fosse rotto
Cerco di respingerti, ma dopo mi tradisco
Urlo dentro l'acqua, puoi sentirmi da qua sotto

Respiro...
Davvero...
E soffoco nel tuo abbraccio
Davvero...
Respiro...
Mi sento come non son stato mai

Giochi con le dita, corri lungo il seno
Provi a farmi credere che non mi hai condannato
Gli occhi si spalancano, le mie mani tremano
L'aria non arriva, sono ancora senza fiato

Respiro...
Davvero...
Sei l'aria oltre lo spazio
Davvero...
Respiro...
Dai vita a tutto ciò che toccherai

Respiro...
Davvero...
Aspetto ogni tuo bacio
Davvero...
Respiro...
Mi sento come non son stato mai

L'alieno

Perché mi guardi come se non mi conoscessi
Come se noi fossimo così tanto diversi
Infondo ho anch'io il diritto di trovare compromessi
Trovarmi un posto comodo tra tutti gli universi

Tra tutte le parole, i suoni ed i tuoi gesti
Non ti sei ancora accorto che forse vengo in pace
Hai scelto di non ragionare e mentre mi calpesti
Del dialogo e il confronto rimane solo brace

Tu mi chiami alieno
Io non ti ho chiamato affatto
Sputa il tuo veleno
Sentiti soddisfatto

Credevo di trovare cibo, acqua e comprensione
Credevo fossi degno di solcare questi mari
Avevi il mondo in pugno e quell'indicazione
Di non esagerare e stare dentro ai tuoi binari

Amavo questa Terra prima ancora di arrivare
E adesso la pretendi come fosse tuo potere
Amavo queste valli e poi amavo amare
E tu mi insegni l'odio e come erigere barriere

Tu mi chiami alieno
Ma io non sono fuori posto
Il tuo mondo osceno
Vomita indisposto

E mentre io ti guardo e aspetto la tua fine
Mi accorgo solo adesso che potremmo rimediare
Hai fatto le tue scelte hai messo le pedine
Ma adesso un compromesso lo possiamo ritrovare

Tu mi chiami alieno
E ora ti chiamo fratello
Non c'è più veleno
Adesso godiamoci il bello

La bigia

Cos'è successo, figlio mio
Perché sto scavando tra le macerie
Di questo luogo desolato e distrutto
Di questa casa che non riconosco

Le mie mani sanguinano, bimbo mio
Ma non bado al dolore delle unghie strappate
Non sento il calore sudato della fatica
Il tempo adesso è infinitamente fermo

La tua faccia ancora bianca di polvere, cuore mio
I tuoi occhi ormai spenti che hanno visto il disastro
Le tue labbra senza sangue che ne hanno sentito il gusto
Non posso incolpare il soffitto che ti è caduto addosso

Cadrà la neve sulla polvere
Non si vedrà più quella cenere
La primavera poi farà sciogliere
E io avrò un fiore su cui piangere

Non aver alcuna paura, amore mio
I guerrieri di Damasco ora stanno sognando
Non possono arrivare al tuo nascondiglio
Nessun aereo può raggiungere il tuo castello

Le nostre pietre grigie, piccolo mio
Che hanno dato forma e nome a questo mondo
Adesso sono un ammasso informe dappertutto
Non posso incolpare la bomba che ti è venuta incontro

Verrà il giorno in cui qualcuno
Qualcuno che ancora non conosco
Porterà pace per ognuno
E alzerà la puntina rotta in quel solco nel disco

Ho visto cose

"Io ne ho viste cose che voi umani non potreste immaginarvi
Navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione"

C'erano le donne che non si credevano mai belle
Mentre sguardi di passione ne percorrevano le gambe
C'erano occhi stanchi che si riaccendevano alla vita
E lampi di speranza riconducevano alla strada
C'erano gesti semplici, valore e sacrificio
Con amore e dedizione senza avere nulla in cambio

Ho visto cose brutte e tante cose belle
Ognuno ha il suo modo per comprenderle e guardarle
Non serve alla memoria trascriverle in storielle
Vorrei goderle appieno prima ancora di scordarle

C'erano le masse che scendevano nelle piazze
A dire che per loro c'era un posto da tenere
C'erano i potenti che si spartivano le miserie
Dei poveri caproni che non volevano imparare
C'erano le divise, toghe, tonache e turbanti
Non c'era la certezza di chi fossero i delinquenti

Ho visto cose tristi e cose emozionanti
Persone andare a terra e poi rialzarsi sorridenti
Tra tutte quelle cose non servono i ricordi
La vita era il momento e non ce ne siamo accorti

C'erano i nonni e il tempo di ascoltare
Le favole di guerra e le ricette da seguire
C'erano i nipoti e mani per attraversare
Le strade della vita e qualche bullo da gestire
C'erano le cene senza alcun televisore
Il giorno si chiudeva con la voglia di parlare

Ho visto cose andare a male e cose funzionare
La scelta tra buttare, riparare e mantenere
Non c'è risposta a cosa sia più giusto domandare
Non c'è risposta onesta che ci faccia ricordare

"E tutti quei momenti andranno perduti nel tempo
come lacrime nella pioggia, come lacrime nella pioggia"

La regola anarchica

C'è sempre un'altra crisi
C'è qualche emergenza
Barconi e terremoti
Diventano esigenza
Raccogli i tuoi consensi
Tra succubi ladroni
Non dici ciò che pensi
Non trovi soluzioni

La regola anarchica regola il buonsenso
Se sai darti regole non serve alcun consenso
Dove finisci tu potrei iniziare io
Ma se lo vuoi davvero, puoi stare al posto mio

Per il bene del Paese
Per la tua pensione d'oro
"Aiutiamo quei ragazzi
purché stiano a casa loro"
Compri voti sottocosto
In campagna elettorale
Mentre ciechi siamo in debito
Per un bel televisore

La regola anarchica regola il buonsenso
Se sai darti regole non serve alcun consenso
Dove finisci tu potrei iniziare io
Ma se lo vuoi davvero, puoi stare al posto mio

Lanci bombe alla pace
Nutri inutile pazzia
Porti fame e distruzione
Dici che è democrazia
Non ci sono le canzoni
Di quel maggio sessantotto
Tra le fabbriche e striscioni
E il sindacato non corrotto

La regola anarchica regola il buonsenso
Se sai darti regole non serve alcun consenso
Dove finisci tu potrei iniziare io
Ma se lo vuoi davvero, puoi stare al posto mio

Tutto merita rispetto
Anche se politicamente
Può sembrare un po' scorretto
Deve esser trasparente
E riprende ancora forte
Un'idea, un ritornello
Suono in testa quella note
Voglio amare ogni fratello

La regola anarchica regola il buonsenso
Se sai darti regole non serve alcun consenso
Dove finisci tu potrei iniziare io
Ma se lo vuoi davvero, puoi stare al posto mio

La musica intorno

Ora puoi dirlo che sono passate
Le idi di marzo per il vecchio Cesare
Sembra destino, tra tutte le date
Al diciassette dovevamo nascere

Senza pensare chi fosse il più debole
Senza mai dire chi fosse il più fragile
Senza volere seguire le regole
Senza cercare la strada più facile

E anche se ammetto, mi hai fatto cantare
Quel motivetto del "Vero amore"...
Te lo perdono e ricordo ridendo
Abbiamo da sempre la musica intorno

Con un volante saldo da stringere
Ci accompagniamo in ogni vertigine
Resti la libertà da proteggere
Segui le strade verso un'origine

Dalle tue cuffie si sente il volume
Delle canzoni che vivi davvero
Tutti quei testi e le forme che assume
La musica intorno se ascolti sul serio

Senza lasciare pensieri da parte
Non sei una sorella come tutte le altre
Balla la vita e ascolta più forte
La musica intorno adesso va "Oltre"...

Sabbia e neve

Se proprio credi alle cose che si rompono
Allora credi anche alle cose che si aggiustano
Sulla poltrona immobile vai oltre il soffitto
Ti accorgi e vuoi che tutto il mondo sia in ascolto
Non eri l'unico a sentire quell'istinto
Non era solo la passione che ti ha spinto

Come un segno sulla sabbia
Qualche soffio lo cancella
Come vento con la sabbia
Sulla roccia che modella

E non importa calcolar la differenza
Tra ciò che è stato e ciò che forse non è più
Adesso sai che è vera tutta quella forza
Che predicavi e non vedevi da laggiù
Conosci bene il fuoco ardente di quell'attimo
Perché vuoi vivere ogni respiro, ogni battito

Come impronte sulla neve
Il tuo cuore e ciò che compie
Come quando cade neve
Ogni spazio lo riempie

Rallenti con i piedi immersi nella sabbia calda
Rimani fermo e aspetti come quell'ultima volta
In cui credevi persa ogni speranza, ogni emozione
Cercavi tra le pagine un po' di comprensione
Ma adesso hai reso il male qualche cosa di più lieve
E hai le orecchie tese al suono sordido di neve

Come un segno sulla sabbia...
Come impronte nella neve...
Come vento con la sabbia...
Come quando cade neve...

Umani

Vieni qua Maddalena
Voglio lavare e baciare i tuoi piedi
Innamorarmi ogni giorno di te
Non ho paura di tutti quei chiodi
Non ho paura di perdere

Toccami le mani Maddalena
Fammi a pezzi, legami,
Stringimi, baciami
Fammi sentire quanto ci tieni
Fammi sentire quanto siamo umani

Saranno acqua e aceto da bere
Saranno legni e pietre da schivare
Tu portami un po' di vino
Io ti difenderò da ognuno

Cammineremo a testa alta al sole
Mano per mano, giorno per giorno
Nessuna voce uscirà dalle gole
Di chi il peccato lo vive in eterno

Guardati Maddalena
Da quelle lacrime salate che hai pianto
E' rinato tutto quello che ho dentro
Adesso sai che non mi troverai stanco
Adesso sai che non saremo mai contro

Non aver paura Maddalena
Tutte le mani alzate stringono un sasso
Chi ha il coraggio di tirarcelo addosso?
Fammi sentire quanto siamo umani
Maddalena dimmi che mi ami, dimmi che mi ami

Bugie e caffé

Suona la sveglia, ma la tua testa
Chiede una tregua dalla sera stravolta
Cinque minuti, cesso e rivista
Non ti ricordi quella ultima volta

Senti uno squillo, leggi il messaggio
"Scusate tanto, stamattina non vengo"
Bevi in un colpo il caffè al tuo dosaggio
Corri al lavoro, questo giorno è già lungo

Devi stare attento a cosa dici
A chi confidi i tuoi perché
Tutti sembrano tuoi amici
Hai bisogno di un caffè

Cerchi un posteggio, suoni il tuo clacson
Il resto del mondo sembra sveglio da tanto
Pensi un po' a ieri, ricordi l'alcol
Non te ne accorgi, stai perdendo altro tempo

Entri al lavoro, timbri svogliato
Neanche un collega che ti dica "Buongiorno!"
Guardi il soffitto, "Dove ho sbagliato?"
Non vedi l'ora di levarti di torno

Devi stare attento a cosa dici
A chi confidi i tuoi perché
Tutti sembrano tuoi amici
Hai bisogno di un caffè

Il capo che urla, il cliente che strazia
Stampi un sorriso falso sulla tua faccia
Pensi e non esci da questa ingiustizia
Fai andare bene tutta questa robaccia

Esci e ti godi una birretta
Col tuo collega e i suoi problemi in famiglia
Fingi empatia, scena perfetta
Questo Natale ti offrirà una bottiglia

Devi stare attento a cosa dici
A chi confidi i tuoi perché
Tutti sembrano tuoi amici
Hai bisogno di un caffè

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