Il coraggio di non vivere

Tra le tante ti ricordo
Con quel trucco un po' pesante
Chissà quanto era importante
Dare poca confidenza
Nella stanza sempre offesa
Alzavi scudi attaccando per difesa

Il disastro che non regolo
Mentre in strada cerco amore
Da ogni prima che passa che incontro
Mani e labbra da baciare

Vedo molti volti vuoti
E tra quelli forse c'eri anche tu
Il coraggio di non vivere
Una vita già alla fine

Se mi cercate
Sono dove non mi avete mai trovato
Sono oltre quel confine
Che non avete mai attraversato
Sono oltre quella paura
Che non avete mai superato
Sono tra tutti gli errori
Che avete già dimenticato

Saprai trovare il momento per arrenderti
O per non mollare
Sbirciare da ogni serratura
O aprirla per entrare

Tra i tuoi pensieri e la Terra c'è un baratro
Forse volevi soltanto tornare
Unire con mani e piedi due mondi
Toccare forte quel che non sai sentire
Lasci il vuoto di lacrime incredule
Lasci amici che non sapevi di avere

Vedo molti volti vuoti
E tra quelli forse c'eri anche tu
Il coraggio di non vivere
Una vita già alla fine

Sere d'estate

Sono parole che non dici
Tutto quello che non scrivi
E poi quello che non credi di fare

Mostrami la tua vera anima
Quella che conosco
Ma che mi nascondi
Fammi vedere la parte bastarda
La tua faccia più brutta
E la vita scomposta

Le sere d'estate a guardare il tramonto
Le notti ubriache aspettando la luce del giorno

Sono parole che non dici
Tutto quello che non scrivi
Restiamo buoni amici a parole

Con il trucco sbavato
Il cuscino macchiato
Il pigiama sbiadito
Quelle cose da fare
Che non vuoi far vedere
I discorsi che ami cambiare

Le sere d'estate tra le foto al tramonto
Le notti ubriache che finiscono alla luce del giorno

Sono parole che non dici
Tutto quello che non scrivi
Tutto quello che non chiedi ridendo

Dimmi di quello che pensi
Ruvida, cruda e sincera
Pazza, sbagliata, ma vera
Rendimi quello che offro
Scoprimi il fianco sicuro
Fatti sentire davvero

Le sere d'estate e i pensieri al tramonto
Le notti ubriache a rubare la luce del giorno

Spiritual

Ombre bianche
Facce di pietra
Odore di zolfo e rose
Onde infrante
Mani di creta
Afferrano le tue cose

Sono sogni da dividere
O da realizzare
Quello che potrai raggiungere
Quando sai dove arrivare

Orme stanche
Piedi in catene
Schiocchi di frusta e luce
Rami e piante
Tra le tue pene
Troverai la tua pace

Il tuo sangue sempre in circolo
Come un fiume caldo sale
La sorgente di un oceano
Una goccia in mezzo al mare

Per te stesso o per qualcuno
Per te stesso e nessun altro
Non sentirti troppo piccolo
Non sentirti troppo in alto

E ne vuoi ancora mille
Altri mille e mille ancora
Non saprai mai dire basta
Alla vita che ti resta

Fiato e labbra
Trovi parole
Sotto il filo dell'acqua
Buchi e bolle
Cerca l'ossigeno
Falle venire a galla

Una vena blu riempie
L'equilibrio alle tue tempie
Le pupille si dilatano
I problemi si dissolvono

Stringi i denti per non gridare
E attorcigli una lingua liscia
Mentre affondi le unghie nei pugni
Per non uccidere il primo che incontri

È diverso il tuo pensiero
Da tutto quello che gli altri deducono
Ma tu taci e tieni il vomito
Tieni il fiato fino all'ultimo

Sai che quando hai bisogno
Tutti gli altri poi spariscono
Poi li scopri dietro l'angolo
Che ti spiano ridendo

14 Agosto 2018

La morte ha il rumore assordante
Di un ponte che cade
Di un fulmine che fonde il metallo
Di un corpo che arriva a terra tra gli altri
Da tutti quei metri che qualcuno conterà
Sotto litri di pioggia
Sotto cieli già colmi di anime
Tra fulmini e gocce
Di amara tristezza
Restano immagini
Di politici ed eroi
Starà a noi scegliere a chi credere
Starà ad altri capire chi aveva ragione
Il ricordo svanirà
La memoria non avrà seguito
Il cemento e l'acciaio
Copriranno la vergogna
Di persone semplici
Di parole comuni
Di chi ha visto la tragedia
Distante da poltrone di velluto
Lontano dai marmi e dagli sfarzi
Di chi indignato punterà il dito sul passato
Sul saper fare meglio
Meglio di chi ha avuto un po' di fortuna
Nel vivere un momento più sereno
Spezzata a metà
La mia anima rispecchia la città
Ferita nell'orgoglio
Dilaniata nella sua burbera voglia di solitudine
Non è più tempo di sapere
Cosa si poteva fare
È tempo di ringraziare il fato
Adesso ed ogni altro giorno
Ognuno c'è passato
E chissà dov'altro passeremo
Ogni centimetro di strada
Sarà un dono per il nostro futuro
Un futuro da ricostruire qui
Dove le macerie
Saranno terreno fertile
Per i nostri sogni

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