Il primo treno

Non sapevi quanto fosse importante essere bella
Nel momento in cui il destino bussò alla tua porta

Beatrice
Io ti ho vista nascere
Io ti ho vista crescere
E poi ti ho vista piangere
Su quel posacenere
Sono stato complice
Di tutte quelle regole
Che ti hanno resa debole
Sempre più fragile

Per il sommo sei stata ispirazione
E mentre il primo treno da Torino
Si avvicinava veloce alla stazione
Buttavi il tuo sorriso in quel tragico destino
Cercando di volare verso una destinazione

Non erano abbastanza i tuoi crudi 15 anni
Troppo peso nel tuo corpo
Troppo peso nel pensiero
Tra la gente che aggiungeva al tuo valore quei macigni
Tutto ti sembrava storto
Niente ti sembrava vero

Per chi non si è fermato dedicandoti un pensiero
Per chi non ha capito quale fosse il tuo bisogno
Per chi non riesce a dirti quanto fosse straordinario
Averti accanto e ridere toccando ogni tuo sogno

Rimani ancora un po' con me
Non toglierti dagli occhi mentre chiudo le mie palpebre
Rivedo quel tuo salto, quel tuo ultimo desiderio
Di essere leggera e far versare tante lacrime
A chi d'ipocrisia si è macchiato senza criterio

Non sapevi quanto fosse importante essere bella
Nel momento in cui il destino bussò alla tua porta
Avevi solo voglia di lasciare la tua luce
Sul treno resta un fiore ed un biglietto: "Ciao Beatrice"

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