14 Agosto 2018

La morte ha il rumore assordante
Di un ponte che cade
Di un fulmine che fonde il metallo
Di un corpo che arriva a terra tra gli altri
Da tutti quei metri che qualcuno conterà
Sotto litri di pioggia
Sotto cieli già colmi di anime
Tra fulmini e gocce
Di amara tristezza
Restano immagini
Di politici ed eroi
Starà a noi scegliere a chi credere
Starà ad altri capire chi aveva ragione
Il ricordo svanirà
La memoria non avrà seguito
Il cemento e l'acciaio
Copriranno la vergogna
Di persone semplici
Di parole comuni
Di chi ha visto la tragedia
Distante da poltrone di velluto
Lontano dai marmi e dagli sfarzi
Di chi indignato punterà il dito sul passato
Sul saper fare meglio
Meglio di chi ha avuto un po' di fortuna
Nel vivere un momento più sereno
Spezzata a metà
La mia anima rispecchia la città
Ferita nell'orgoglio
Dilaniata nella sua burbera voglia di solitudine
Non è più tempo di sapere
Cosa si poteva fare
È tempo di ringraziare il fato
Adesso ed ogni altro giorno
Ognuno c'è passato
E chissà dov'altro passeremo
Ogni centimetro di strada
Sarà un dono per il nostro futuro
Un futuro da ricostruire qui
Dove le macerie
Saranno terreno fertile
Per i nostri sogni

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