Il tempo che non ho

Più forte di un magnete dall'illogico potere
Lo sguardo resta teso, irresistibile, sospeso
Ti bramo come sete brama voglia di nutrire
La gola nell'arsura del deserto più disteso
Non ho capacità contro quel magico guardare
Rimango disarmato in faccia a labbra seducenti
Attendo ad ogni incontro l'attenzione che sai dare
Al timido cercare tutti i tuoi collegamenti

Tanto i giorni passano
Prima o poi ti avrò
Gli orologi segnano
Il tempo che non ho
Il tempo che non ho
Il tempo che non ho

E se mi stai guardando
E non so dirti niente
Non so se stai giocando
O se mi vedi veramente

Lo sai che ti conosco
E che prima o poi ti avrò
Gli orologi segnano
Il tempo che non ho
Il tempo che non ho
Il tempo che non ho

Sei demone e anche musa, senza troppa distinzione
Traduci ogni peccato in passione travolgente
Sai dire senza voce, sei la regola e eccezione
Mi lasci nell'attesa di riavere la tua mente
L'età non è motivo tanto grande da temere
Tra tutti i tuoi pensieri, qualche cosa sta nascendo
Se poi, quando ti guardo, senti di volermi avere
Non trovo errore o sbaglio in ciò che ora stai provando

Le ore ci dividono
I pensieri, quelli no
Gli orologi segnano
Il tempo che non ho
Il tempo che non ho
Il tempo che non ho

E le parole sfumano
Spero le ricorderai
Per il resto del tuo tempo
Finalmente lo vivrai

Le persone ci deludono
Ma i pensieri, quelli no
Gli orologi segnano
Il tempo che non ho
Il tempo che non ho
Il tempo che non ho

Dove finisce il mare

Massaggiami l'anima
Partendo da adesso
Le tue mani morbide sulle mie remore
E dita sicure su ogni bottone
Travolgimi tiepida
Coi polsi scoperti
Né caldo né freddo, sentire quel brivido
Uscire dal corpo e sparire lontano

Portami lì
Dove finisce il mare
Quando incombe la notte
Quando nuvole e stelle riflettono sopra
Una tavola nera lontana da qui

Stupiscimi illogica
Senza alcun tornaconto
Senza più ragionare su come e su quando
Trovare il motivo per cui stai ridendo
Proteggimi indomita
Con le tue debolezze
Costruisci uno scudo da tutti gli errori
Rispondi agli schiaffi donando carezze

Portami lì
Dove finisce il mare
Quando il Sole sorge
Forse dopo il tramonto di un giorno passato
In qualche altro posto lontano da qui

Ritrovami impavida
Anche dopo la sera
Quando tutte le ombre spariscono al buio
Saprai ritrovarmi nell'angolo solo
Sorreggimi avida
Di succhiarmi la vita
Mentre perdo ogni senso, disfatto dal mondo
Approfitta di me senza usare ritegno

Portami lì
Dove finisce il mare
Quando è tutto tempesta
Mentre le onde si infrangono sulle tue sponde
E sei con la mente lontana da qui

E riportami lì
Dove finisce il mare
Quando le tue paure
Si confondono dentro un vecchissimo specchio
Mostrandoti un volto lontano da qui

Notturno

È nella notte che mi sento meno solo.
Quando il mondo non mi passa davanti, indifferente, in mancanza di bisogno.
Quando so di non poter cercare qualcuno, perché tutti stanno dormendo.
È nella notte che mi sento più vero.
Quando ogni respiro è ispirazione e il suo suono mi rimbomba nella testa.
Quando sbatto le palpebre sul cuscino e non trovo differenza di luce.
È nel giorno che mi arrendo davvero.
Quando credo che tra tutti i pensieri, nessuno, per me, sia il primo.
Quando cerco chiunque e non trovo nessuno, mentre ognuno conta su me.

Per restare nel tempo
Bevo litri di realtà
Allungata con ghiaccio un po' amaro
Mescolata con la verità

Voglio anch'io il mio diritto
Di non leggere il momento
Non capire che significa
Ogni mio comportamento

Urlare senza senso
Per essere ascoltato
Da chi senza quel senso
Ormai si è abituato

Sentirmi così libero
Da piombi e da catene
Che vedo solo in bilico
Da ciò che mi trattiene

Col rumore dei miei passi
Regolare i miei silenzi
Qualche volta il culo a terra
Qualche volta oltre una porta

Presentare la mia parte peggiore
Senza dare la colpa alla lingua
Che come una lama
Sa fare il suo mestiere

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