Penelope

Scivola sinuosa sulla carta la matita
Tra dita a volte timide nell'indicar la strada
Un tratto di sincerità disegna la sua gioia
La cortesia di esprimersi, la sua libertà

L'ho vista nuda muoversi tra nuvole di seta
Gomitoli d'idee dai toni verdi come giada
Chilometri di musica che ingannano la noia
Indecisioni cosmiche su quello che accadrà

Penelope cancella i suoi disegni del passato
Ogni mattina inizia il suo progetto del presente
Addosso una coperta di dipinti da finire
Da dietro un cavalletto e la sua tela trasparente

Lì, dentro al suo tempo
Come farà a non sentire
Questo forte vento
Che corre quando sei fermo
Che non ha colore né volto
Che gira al contrario del mondo

Nel sogno danza ancora dentro al fiume di suo padre
Che la proteggerà da chi la brama senza cuore
Tramuterà in alloro la sua nuova dimensione
Nasconderà il suo corpo e tutte quelle sue paure

L'ho vista nuda chiedersi da dove cominciare
Con dita ancora sporche di acquerello e di vernice
Pennelli tra i capelli ed occhi pronti a illuminare
Il quadro che già vede dentro ad ogni sua cornice

Penelope si chiude nell'attesa dell'eroe
Non cede nulla a chi sta fuori e bussa alle sue porte
Si stringe ancora addosso una coperta da finire
Non chiede nulla in cambio a chi colpisce la sua arte

Lì, sempre a suo tempo
Un impeto, un soffio più intenso
Questo forte vento
Che corre quando sei fermo
Che non ha colore né volto
Che gira al contrario del mondo

Penelope ha sognato un'altra volta il pensatore
Alzarsi ed inseguire ancora Dafne verso il fiume
Sarà che sta ridendo, sarà che sta sognando
Ma questa volta non si muterà

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