Malisangu

Malisangu arriva quando meno te l'aspetti,
Ma quando ne hai più bisogno.
Quando perdi tutto. L'anima... la fede...
E rimani lì, in bilico. Con uno strato di vuoto e un quintale di parole e suoni pronti ad esplodere.

Malisangu è dissenso.
È la divergenza, il contrasto tra le cose che provi e come riesci ad esprimerle.
È dolore, dolcezza... malinconia e passione...
È una pausa rumorosa nel caotico silenzio che ti avvolge ogni giorno.
Un silenzio fatto di persone, tempo e responsabilità che, in qualche modo, ti cadono addosso.

Malisangu è un posto; un posto in cui tutto è chiaro, per il tempo che basta.
Sono dita che vibrano su un foglio candido.
Sono dita candide su corde che vibrano.
È il sorriso che ti inarca le labbra mentre rileggi un testo.
È la pelle d'oca mentre ascolti l'eco di un violino.
È la prima volta che ascolti una canzone che attrae la tua attenzione.
È la seconda volta che l'ascolti ed è perdutamente tua...

Malisangu: il "male sangue" che ti brucia nelle vene. Come un dolore, come una paura, come la vita, una passione innata, una follia, la voglia di alzare il volume...
È la resilienza. La reazione istintiva alle situazioni.
Qualcosa che ti porta su un palco...
La fiducia in noi stessi, la speranza negli altri, ma senza alcuna illusione.

C'è chi non sa morire e nella pioggia balla.
Questo è il momento.
Questo è Malisangu.

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